Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnuti : una proporzione ohe non è neppure lontanamente da paragonare a quella della votazione d'oggi.
      Non più lieta era la condizione quando sulla Camera Subalpina si ergeva il colosso del conte di Cavour. È risaputo che la guerra di Crimea — premessa necessaria della terza guerra d'indipendenza — fu addirittura imposta da Cavour alla sua maggioranza. Questa volta il voto indiretto sulla guerra si ebbe, invece che a proposito dei pieni poteri, nella discussione del trattato di alleanza del Piemonte con le potenze occidentali, presentato alla Camera il 26 gennaio. Il trattato messo ai voti il 10 febbraio, ebbe per appello nominale 101 voti favorevoli, 60 contrari, uno astenuto.
      La guerra di Crimea è, fra le precedenti nostre, quella che presenta maggiore analogia con quella a cui ora andiamo incontro, perchè alla maggioranza non è apparso subito ben chiaro il rapporto con gl'interessi vitali del paese. La guerra del '59 però raccolse una maggior somma di consensi; dopo il celebre discorso letto il 10 gennaio da Vittorio Emanuele per l'inaugurazione della seconda sessione della VI legislatura, i crediti straordinari ebbero pochi oppositori.
      Il voto più esplicito, dopo quello del 1848, fu chiesto da Bettino Ricasoli alla vigilia della guerra del 1866. Il « barone di ferro » chiese allora al Parlamento poteri ampi quali ha chiesto l'on. Salandra, in materia di finanza, di polizia, in ogni ramo dell'amministrazione; e la Camera approvò il 21 giugno con pochi voti contrari.
      Quanto all'ultima guerra unitaria — la rapida spedizione del 1870 — è noto come il Parlamento fosse chiuso alla vigilia. A volere la spedizione era una minoranza battagliera di Sinistra, com'è accaduto a proposito di questa quinta guerra d'indipendenza.
      La maggioranza era copertamente ostile all'abbattimento del potere temporale; e il governo con le sue, più che indecisioni, ambiguità, teneva a bada un po' gli uni, un po' gli altri. Così avvenne che la Camera votasse i crediti straordinari, la Sinistra con la speranza di trascinare il governo sotto le mura di Roma, la
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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