Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAmita di popolo, si cantano gli inni patriottici, l'inno a Guglielmo Oberdan.
      Dall'alto della gradinata un popolano imprende a parlare :
      « Popolo di Roma — egli grida — in questo momento ti voglio rammentare quanto disse un nostro valoroso garibaldino, ora deputato : « Fra gente italica e gente austriaca, in ogni tempo, in ogni luogo, tregua la morte, pace il sepolcro. »
      « Ed ora la voce al cannone, le braccia al fucile, la mano alla spada e : Battaglioni avanti, marsc! Col cuore da leone, col petto di ferro, per la via di Trento e di Trieste. Evviva l'Italia! »
      Le campane del Campidoglio cominciano a suonare a stormo, la loro voce tonante si diffonde sulla folla che freme e s'inchina. È la gran voce di Roma che benedice la volontà del popolo, che benedice la guerra.
      Tutte le labbra tremano, tutti gli occhi sono umidi di lagrime. Poi da decine di migliaia di voci, con una potenza spaventevole, viene intonato l'inno di Mameli.
      Intanto si forma il corteo.
      Il sindaco esce dall'aula circondato dalla Giunta, dal Consiglio, dai giornalisti, dal pubblico; si .affaccia al balcone esterno, è accolto da un formidabile applauso e annunzia alla folla sottostante ohe Roma andrà al Quirinale a portarvi il suo saluto augurale, a ricevervi il saluto del re.
      Presso il sindaco è il gonfalone della città fregiato di parecchie medaglie d'oro, e vi sono pure molte altre bandiere, quelle della Francia, dell'Inghilterra, del Belgio, delle città irredente.
      Il corteo scende lentamente, a gran fatica, le scale del Palazzo senatorio assiepate di pubblico, fende la folla che si pigia sulla piazza intorno alla statua equestre di Marco Aurelio e fin sotto i porticati del palazzo dei Conservatori e di quello dei Musei, s'inoltra con paziente fatica giù per la cordonata, che pure è gremita di dimostranti.
      E intanto dal corteo immenso e dalla folla accalcata giù per la piazza d'Aracoeli, e per la lunga via fino a
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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