Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIALa vista del simbolo della Patria, strappa al popolo un formidabile urlo di gioia.
Invitato dal sovrano, il sindaco di Roma entra con gli assessori nell'atrio della reggia.
Ammesso, unitamente alla Giunta, alla presenza del sovrano, il senatore Colonna dice :
— Maestà, vi reco l'affermazione dell'anima nazionale e la fede nella vittoria delle armi italiane.
Vittorio Emanuele ringrazia vivamente ed invita il sindaco e gli assessori ad affacciarsi al balcone. Il re afferra la bandiera d'Italia e la agita fuori dal balcone sopra la folla plaudente.
Gli applausi divengono addirittura deliranti.
— Gridate : Viva il re! — dice Prospero Colonna al popolo, che risponde con imponenti acclamazioni.
Vittorio Emanuele si leva il berretto e risponde col grido :
— Viva l'Italia!...
Una nuova ovazione ha luogo : i sovrani si ritirano; ma gli applausi della folla li inducono a ripresentarsi.
Nella piazza si intona l'inno di Mameli; la regina bacia la bandiera tricolore, fra la commozione della folla.
11 re allora dice : « Facciamo venire anche il gonfalone del Municipio ». Allora, sul balcone, dietro la Famiglia reale ed il sindaco, per la prima volta da che l'unità d'Italia è stata fatta, il gonfalone di Roma è sventolato dal Quirinale, fra altissime acclamazioni.
Dopo la dimostrazione al Quirinale, la folla, col gruppo delle bandiere alla testa, si incanala verso il Ministero della Guerra. Si applaude, si cantano gli inni, si agitano fazzoletti, bandierine, cappelli.
Dinanzi al Ministero della Guerra la dimostrazione diviene ancora un vero delirio. La folla immensa si accalca nello spazio troppo angusto per essa, ed acclama lungamente. Dalle finestre del Ministero gli ufficiali e gli impiegati partecipano aila grandiosa manifestazione.
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