Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDIra dà decisamente 1 illusione di un prodigioso ringiovanimento del mondo. Perchè ecco che il poeta fa la storia. Trascina la folla, sconvolge le sottili combinazioni della politica, discute col Re, impone la sua volontà, come un potente deHa terra. Il suo verbo crea energia, e, avendo ascoltato il suo canto, i giovani ritrovano l'animo sereno e valoroso degli eroi della leggenda. Il gesto dell'Italia è il trionfo del poeta. D'Annunzio la vendica magnificamente di tutti i disdegni, di tutti i sarcasmi. Ha preso il sopravvento sul pensatore, sullo scienziato e sull'uomo politico, ai quali i nostri tempi lo avevano totalmente sacrificato : e si erge a un tratto in piena luce.
      « L'avventura è bella ed i secoli se ne ricorderanno. Sembrava che non vi fosse più posto per il poeta nella nostra epoca di senso pratico e di utilitarismo a oltranza. La vita intensa ignora l'incanto del sogno. La precisione delle formule scientifiche non domanda nulla ai ritmi armoniosi. L'aspra realtà che ci prende tutti, disdegna la grazia delle immagini piccole, nobilmente e-vocate.
      « In una società come la nostra, ove ogni esercito ha un compito ben definito, ove tutte le energie accuratamente disciplinate si incatenano e si completano a vicenda, il poeta non aveva più missione. Era una figura del passato che stranamente sopravviveva a sè stessa e che prendeva nell'ambiente moderno quell'aspetto melanconico che creano la solitudine e l'abbandono. Il valore speciale del poeta era esattamente quello del gingillo raro e vano. Occorreva un'anima sottile di artista o di donna per amarlo.
      « E tuttavia è il canto del poeta che provoca ora il risveglio di tutta una umanità. Un grande popolo cercava la sua via e si dibatteva nell'angosciosa incertezza del dovere da compiere. L'aggrovigliamento degli interessi, lo scatenarsi degli appetiti, la sottigliezza degli intrighi, tutto concorreva a sviarlo. Coloro stessi che assumevano la responsabilità dei suoi destini non avevano il potere di assicurarne la salvezza. Allora è apparso il poeta, e ha proclamato la sola verità, quella che era


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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