Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnel suo cuore. Ha trovato l'idea che si impone, la parola che commuove, l'immagine che in una chiara visione fissa tutto il destino. Il suo canto ha destato l'istinto profondo del popolo, ha ringiovanito in lui le virtù di uno splendido passato, ha creato quell'atmosfera in cui gli uomini ritrovano totalmente se stessi e in cui hanno l'audacia di tutto il loro ideale e di tutta la loro volontà. Vi è in questo una vera bellezza, quella che lascia la sua impronta duratura in una razza e in un' epoca. 11 poeta che lanciò l'appello eroico è grande. Ma il popolo che seppe intenderlo e rispondervi, non è meno grande.»
      Dopo aver ricordato i legami di tradizionale amicizia fra l'Italia e la Gran Bretagna, la Morning Póst tributava un caloroso omaggio alla condotta dell'Italia.
      « L'amicizia — scriveva — che per tanto tempo è esistita fra l'Italia e la Gran Bretagna, si trasformerà ora in qualche cosa di più, che comporterà obblighi sacrosanti da parte degli uomini di Stato inglesi, di assicurare che l'Italia non debba mai rimanere isolata. Essa va incontro ai suoi destini insieme con la Triplice Intesa, quando il risultato finale è ancora dubbio e vi è da combattere ancora sanguinosamente. Se essa avesse aspettato sino a dopo la vittoria, noi saremmo stati costretti a considerare la sua azione ad una stregua più bassa di quella che ora le diamo. L'Italia non è entrata in campo alla undicesima ora, ma quando più fervida era la pugna, e così si è rivelata vera amica ed utile alleata, e per tale sarà accettata, noi ne siamo sicuri, non solo dalla Gran Bretagna, ma anche dalla Russia e dalla Francia. »
      E il Times diceva :
      « L'Italia si è ritrovata ancora. Lo spirito di Garibaldi, di Mazzini e di Cavour aleggia sul paese, e certamente saprà guidarlo alla vittoria : per quanto la lotta possa essere aspra, saprà guidarlo alla libertà, alla seconda emancipazione dal giogo teutonico e saprà far rinascere la sua fede nel principio della nazionalità, al quale esso deve la sua propria esistenza. Noi siamo persuasi che 1' Italia non trascurerà questo principio dal
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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