Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDI
      « La mobilitazione è stata fissata pel 23 corrente.
      « 11 servizio ferroviario per i viaggiatori e le merci continuerà regolarmente.
      « A decorrere dal 23 corrente è considerato in istato di guerra il territorio delle province di Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno, Udine, Venezia, Treviso, Padova, Mantova, Ferrara; e quello delle isole e dei comuni costieri dell'Adriatico, nonché di tutte le fortezze che siano dichiarate in istato di resistenza per ordine dei Ministri della Guerra e della Marina. »
      « L'ordine di mobilitazione generale scriveva il Corriere della Sera —, primo squillo della guerra che romberà domani al nostro augurale oriente, apre la diga : la fiumana vivente irrompe. Ecco i confini che si muovono, i baluardi che s'avanzano. Ciò che fu tracciato dall'antica necessità si cancella sotto il passo di questa forza che va a ricercare le tracce più giuste, rimaste incancellabili. Finché durerà la lotta fluttueranno i confini come i movimenti di queste centinaia di migliaia di uomini che oggi si aggiungono ad altre centinaia di migliaia; ma nel giorno della vittoria finale essi saranno più in là, con tutte le bandiere al vento.
      « Oggi è il giorno del distacco dalle famiglie; è il giorno delle donne italiane. L'affetto e il dovere premono nei cuori, ma non vi contendono. Le donne italiane, nipoti di quelle che per tanti anni dettero il sangue del loro sangue alla patria debole e prona perchè se ne fortificasse e se ne facesse vigore e speranza, levandosi piena di fede verso il destino, le donne italiane sanno sorridere fra le lacrime alla bellezza del sacrifizio. Preziosa bellezza. Gli uomini che partono non vanno, infatti, a una guerra di conquista, alla ricerca di una gloria superflua; ma vanno a difendere ciascuno la propria famiglia, e tutti la grande comune famiglia italiana. Questa necessità che interrompe le dolci consuetudini di vita non l'Italia l'ha voluta, l'Italia risorta e accresciuta dal culto del diritto e dai sogni d'una civiltà pacificata nella giustizia, ma le perduranti sopraffazioni e le perpetue minacce l'hanno imposta. 1 padri che partono si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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