Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « E i propositi d'invasione furono così noti, e tale scandalo sollevarono, che il generale Conrad von Hoet-zendorf dovette essere tolto dal suo ufficio, nel quale era poi audacemente rimesso non appena fu strappata la firma dell'Italia al rinnovato Trattato di alleanza.
      « L'ammiraglio Montecuccoli, dal canto suo, non aveva remora a dichiarare solennemente che la flotta austriaca era fatta per scovare il nemico in Adriatico. »
      Notava quindi l'on. Barzilai come dalla proclama zione fatta nello scorso agosto della neutralità condizionata scaturisse legittima e necessaria la nostra guerra.
      Dopo avere illustrate le note ragioni di necessità della guerra, l'on. Barzilai scriveva :
      « L'Italia è dunque oggi pronta davvero, come noi auguravamo, per le armi, per le intese, per le risorse e per gli animi, e si appresta a cancellare il ricordo di avventure e di umiliazioni : da Lissa a Custoza, alla annessione della Bosnia, dal capestro di Guglielmo Oberdan alla negata restituzione della visita reale a Vienna; dalle infamie contate contro l'impresa libica sino ai tranelli del condominio albanese. Ma la preparazione non basterebbe senza la resistenza.
      « Come per tutti i combattenti di questo immane conflitto le fasi liete alle meno liete dovranno alternarsi, anche per noi i passi all'innanzi si compir anno attraverso larga messe di vittime umane, gli obbiettivi che sembrano quasi raggiunti all'ardore del desiderio, potranno essere il premio solo di una lunga ed aspra fatica.
      « L'Italia, Principe e Popolo, scendono in campo a fronte alta, con la coscienza di subire, impugnando le armi, la necessità da altri creata; consenzienti e dissenzienti di ieri — senza contare il numero dei sacrifizi — intenderanno e diffonderanno il convincimento che la spada non potrà essere riposta nella guaina finche il programma non sia compiuto e una giusta e durevole pace non sia raggiunta. »
      Era l'ora della spada; ma altri doveri s'imponevano pure al popolo d'Italia : bisognava che la preparazione
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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