Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      VIIULTIME SCHERMAGLIE DIPLOMATICHE
      I cavilli dell'Austria — Una risposta ufficiale italiana — Smentite e documentazioni — Uno scritto dell'on. Torre — L'ingiustificato sdegno della Germania — Affermazioni ufficiose — Le incontestabili verità — L'evocazione di Carlo_ Alberto.
      Per quanto la situazione fosse, dopo la pubblicazione del Libro Verde e il voto del Parlamento, abbondantemente chiarita, l'Austria aveva ancor voluto concedersi il tentativo di cavillare intorno alle buone ragioni addotte dalla nostra diplomazia.
      A questo estremo e vano conato, il Governo italiano rispose con una pubblicazione ufficiale del tenore seguente :
      « In un comunicato dato alla stampa da Vienna, da quel Ministero degli Esteri si afferma che l'Austria non era affatto obbligata a dare preventiva comunicazione all'Italia dell' ultimatum alla Serbia.
      « Questa affermazione non risponde nè allo spirito nè alla lettera del Trattato della Triplice Alleanza. Non allo spirito del Trattato, in quanto è norma sottintesa di qualsiasi patto di alleanza, che i contraenti debbano fra loro concertarsi con ragionevole anticipazione, prima che l'uno di essi intraprenda un'operazione che esso reputi poter produrre all'altro contraente un qualsiasi obbligo derivante dal Trattato medesimo. Non risponde neppure alla lettera del Trattato, in quanto l'articolo 1
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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