Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDItimi il suo supremo disegno : quello di far guerra all'Italia. Questa era la lealtà che la Monarchia degli Abs-burgo adoperava verso la sua alleata; e la adoperava sapendo di pottr abusare della situazione europea, che consigliava i grandi Stati a sopportare tutto il sopportabile, pur di mantenere la pace europea.
      « La Germania, alla sua volta, si sdegna contro di noi : ma nessun sdegno è più ingiustificato del suo e più iniquo. Noi non ricorderemo le teorie dei suoi uomini politici maggiori, da Bismarck a Bethmann-Hollweg : teorie applicate ogni volta che alla Germania è convenuto. Nessun altro Paese ha posto, come lei, a fondamento della sua esistenza e della sua azione, un dispregio più assoluto del diritto degli altri popoli. È sua la formula : « la forza domina il diritto »; — sua la formula : « necessità non ha legge »; — sua la formula : « i trattati sono pezzi di carta che si lacerano quando occorra ». — Come alla teoria corrisponda l'azione, ha dimostrato violando la neutralità del Belgio e compiendo nel territorio invaso atti di crudeltà come il mondo civile non vide mai, in una forma così meditata, così organizzata, così cinicamente attuata.
      « L'alleanza non ci obbligava ad aiutare la Germania e l'Austria nella guerra di aggressione; ci obbligava, viceversa, a staccarci da esse, perchè la loro guerra è contraria al fine da noi perseguito costantemente per la pace di Europa; è contraria, per le conseguenze che genera, ai nostri interessi più vitali.
      « 1 Governi di Vienna e di Berlino hanno bisogno di ingannare le popolazioni dei loro Paesi per ottenere da loro ulteriori gravi sacrifici; e perciò rappresentano l'Italia come uno Stato che ha mancato ai suoi impegni. Ma quegli stessi Governi sanno bene che le mancanze sono dalla loro parte, non dalla nostra; sanno bene che le responsabilità del conflitto, da noi non voluto, sono austriache e germaniche, non italiane; sanno bene che, se l'Italia non difendesse oggi i propri interessi, sarebbe offesa nei suoi diritti, nella sua potenza e nella sua esistenza.
      « Tutto il mondo — fuori della Germania e dell'Au-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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