Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDIsuccesso — per dannata ipotesi — arridesse alle armi imperiali, tutto il sistema dei nostri interessi adriatici e balcanici ne sarebbe completamente rovinato. Ecco la ragione evidentissima della nostra richiesta di un compenso, il quale non poteva essere che la realizzazione delle nostre aspirazioni nazionali.
      « 1 sofismi delle sfere ufficiose austriache e germaniche non possono poi distruggere questo fatto incontrovertibile : l'alleanza fra l'Italia e l'Austria era una alleanza sui generis, diretta cioè non soltanto ad un obiettivo di difesa dai terzi, -ma anche ad un obiettivo di reciproca garanzia di mutui interessi. L'Italia aveva ottenuto che nel trattato di alleanza fosse compresa anche la garanzia che i propri interessi orientali non fossero violati ancora una volta dall'imperialismo austriaco. E tutta la politica estera italiana, durante lunghissimi anni di alleanza con l'Austria, fu diretta appunto ad impedire che quest'ultima inorientandosi danneggiasse l'Italia. Il congegno dell'art. VII rispondeva adunque ad una necessità imprescindibile, sorta dopo le amare disillusioni dèi Congresso di Berlino, dal quale l'Italia uscì con le mani vuote e l'Austria uscì con la Bosnia e la Erzegovina in tasca.
      « Il colpo fatto dall'Austria nell'estate del 1914 aggredendo la Serbia e tentando di annullare il risultato delle guerre balcaniche e di riaprirsi la via su Salonicco, era precisamente il caso contemplato nel famoso articolo VII. L'Austria lo violò dapprima non avvertendoci preventivamente della sua mossa, lo violò poi rifiutando di assegnarci il compenso stabilito per la rottura di equilibrio e per il danno potenziale che a noi sarebbe venuto da un'eventuale vittoria austriaca e conseguente ingrandimento della Monarchia nei Balcani.
      « Tutto ciò è di una evidenza palmare, e comprendiamo che lo contesti la nota ufficiosa austriaca, ma non comprendiamo che lo contesti la Norddeutsche Allge-meine Zeitung, e cioè l'organo ufficioso di quella Germania che durante la lunga e difficile navigazione dell'alleanza italo-austriaca cooperò molte volte ad evitare gli insidiosissimi scogli consistenti appunto nella diver-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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