Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDIVincenzo Morello ricordava queste parole di Carlo Alberto :
      « Ah, se potessi vincere la guerra che so io e morire in quella guerra! Morrei, sereno, benedicendo il Signore. »
      E il Morello soggiungeva : « Meravigliosa compenetrazione del pensiero politico e del sentimento religioso di un Re, che non credeva di poter vivere in pace con Dio senza compiere la sua missione, di combattere gli austriaci. Fedele a se stesso e alla sua coscienza, infatti, il vinto di Novara abbandonò la corona sul campo di battaglia quando ebbe vista la sua missione incompiuta. Perchè, mobile e incerto in tutto, Yitalo Amleto era fermo e sicuro nel pensiero e nel sentimento contro l'Austria. E come la sua parola diventava fiera nel significare quel pensiero! e come il suo sentimento diventava ardente nel propagarlo! « Faccia immediatamente noto al governatore di Novara la mia alta disapprovazione di tanta debolezza e di tanta indegnità » — scriveva al suo ministro della guerra, dopo appresa la notizia che quel governatore aveva liberato dagli arresti i soldati austriaci che in una rissa avevano ferito a sangue contadini piemontesi. « Doveva egli far suonare tutte le campane del villaggio e condurre in massa gli abitanti contro i soldati austriaci, e se ciò non fosse bastato, avrei fatto io suonare a martello tutte le campane del Ticino fino all'ultima Savoia... » E concludeva: « 11 nostro esercito è più piccolo del loro; ma conosco il cuore dei nostri uomini... Avrei gridato l'indipendenza della patria lombarda, e sarei andato avanti... E sono pronto a ciò fare sempre che ne sopravvenga il bisogno. »
      « Nelle sue dimostrazioni al Quirinale non dimentichi il popolo di portare, in questi giorni, una corona al monumento di Carlo Alberto. E poi si volga fidente al Re nepote.
      « Il vostro esercito, o Re d'Italia, è più grande di quello che fosse l'esercito del Piemonte. Ma il cuore degli italiani è sempre lo stesso! Alla testa del grande e-sercito d'Italia, ora che il bisogno è sopraggiunto, Voi, col sogno non più disperato dell'esule di Oporto, darete
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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