Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDIper il trattamento al quale le popolazioni italiane in Austria furono assoggettate.
      « Patti formali a tutela della nostra lingua, della tradizione e della civiltà italiana nelle regioni abitate dai nostri connazionali sudditi della monarchia non e-sistevano nel Trattato. Ma, quando all'alleanza si fosse voluto dare un contenuto di pace e di armonia sincera, appariva incontestabile l'obbligo morale dell' alleato di tener nel debito conto, anzi di rispettare con ogni scrupolo, il nostro vitale interesse costituito dall'equilibrio etnico nell'Adriatico.
      « Invece la costante politica del Governo austro-ungarico mirò per lunghi anni alla distruzione della nazionalità e della civiltà italiana lungo le coste dell'Adriatico. Basterà qualche sommaria citazione di fatti e di tendenze ad ognuno già troppo noti : sostituzione progressiva dei funzionari di razza italiana con funzionari di a'itra nazionalità; immigrazione artificiosa di centinaia di famiglie di nazionalità diversa; assunzione, a Trieste, di cooperative di braccianti estranei; decreti Hohenlo-he, diretti ad escludere dal Comune di Trieste e dalle industrie del Comune gli impiegati regnicoli; snazionalizzazione dei principali servizi del Comune di Trieste e diminuzione delle attribuzioni municipali; ostacoli d'ogni sorta alla istituzione di nuove scuole nazionali; regolamento elettorale con tendenza anti-italiana; snazionalizzazione dell' amministrazione giudiziaria; la questione della Università, che formò pure oggetto di trattative diplomatiche; snazionalizzazione delle compagnie di navigazione; azione di polizia e processi politici tendenti a favorire le altre nazionalità a danno di quella i-taliana; espulsioni metodiche, ingiustificate e sempre più numerose di regnicoli.
      « La costante politica del Governo imperiale e reale riguardo alle popolazioni italiane soggette, non fu unicamente dovuta a ragioni interne o attinenti al giuoco delle varie nazionalità contrastanti nella monarchia. Essa invece apparve inspirata in gran parte da un intimo sentimento di ostilità e di avversione riguardo all'Italia, dominante in alcuni circoli più vicini al Governo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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