Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIADovette poi rinunciare alla Venezia; ritenne il Trentino, Trieste, l'Istria, la Dalmazia, ultimo campo della sua rabbia e del suo orgoglio. Gli restava il conforto d'essere ancora un despota d'italiani : poteva ancora torturare, taglieggiare, impiccare italiani; poteva ancora armarsi dell'odio atavico contro la nostra gente, .e decrepito per età tardissima e circondato dalle bare in cui giacevano estinti fratello, figlio, moglie, nipoti, solo e insensibile, poteva concedersi il vanto di costringere una gente latina alla servitù, al dolore, alle lagrime, alle bestemmie.
      E per ironia politica e storica era diventato un nostro alleato e innalzava voti bugiardi per la gloria e per la felicità dell'amica Italia!
      Fu l'ultima tregua e l'ultima satira.
      « Ora — esclamava l'Idea Nazionale — siamo da capo : sono passate generazioni, il mondo è mutato intorno a noi, i bimbi che salutarono le altre fughe austriache sono diventati vecchi, l'odio è fra i nipoti, la lotta gloriosa e liberatrice è fra i pronipoti : ebbene, e-guali, coll'impeto e colla gioia dei padri e degli avi nostri, torniamo in campo, torniamo all'armi. Egli, l'imperatore degl'impiccati, è là, che ci aspetta : gli diamo il ben trovato! Ci conosciamo, ci conosce : viva ancora tanto da vedere la giustizia finalmente trionfante tutta, l'Italia tutta unita, noi tutti liberi, e il suo impero di delitti e d'infamie crollare a terra, per sempre! »
      Di fronte alle plebee invettive del sovrano austriaco sorse allora, meravigliosa antitesi simboleggiante il così diverso spirito delle due nazioni, la parola del Re d'Italia. Alta e semplice e grande parola :
      « Soldati di terra e di mare!
      « L'ora solenne delle rivendicazioni nazionali è suonata. Seguendo l'esempio del mio Grande Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze di terra e di mare, con sicura fede nella vittoria, che il vostro valore, la vostra abnegazione, la vostra disciplina sapranno conseguire.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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