Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
sciplinate, sfornite d'artiglierie, altro è affrontare uno dei più validi eserciti, fornito d'ogni più moderno mezzo bellico, avvantaggiato inoltre dalla più favorevole condizione di luoghi, forti per natura e muniti di lunga mano.
Contro queste perplessità si elevavano nel pensiero degli italiani due nomi : quello di Vittorio Emanuele III soldato di razza e politico di razza; quello di Cadorna, stratega e suscitatore di energie. In quei due nomi il popolo, con la sua istintiva ma sicura prescienza, il popolo sentiva che stava il segreto del successo.
L'inizio delle ostilità non tardò a dar ragione al fidente presentimento del popolo. La guerra si annunziava senza dubbio aspra e lunga; ma, fin dai primi tempi, il sicuro piano dei capi e la forza combattiva dei soldati si rivelarono con comunicativa energia e fecero apparire all'orizzonte la luminosa promessa della vittoria.
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Vittorio Emanuele III Cadorna
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