Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IIL'AVANZATA GENERALE
      Dallo Stelvio al mare — Le occupazioni nel Trentino — L'offensiva nel Friuli — Il primo «comunicato» di Cadorna — La presa di Ala — L'eroismo di Maria Abriani — L'assalto al Monte Corada — Gli alpini alla Forcella di Lavaredo — Le vette delle Alpi — L'assalto al Monte Nero — Il primo mese di guerra — Giudizi di critici militari — Successi su tutta la linea — Le favorevoli operazioni lungo l'Isonzo — Gli e-logi esteri — la nostra compattezza militare — l'austria sorpresa e sgomenta — la difesa di gorizia.
      L'opinione pubblica italiana, ben consapevole delle formidabili difficoltà create sulla fronte del Trentino dalle condizioni del confine e dalle potenti fortificazioni austriache, si attendeva che in quella regione da parte nostra si dovesse limitarsi ad una difficile difensiva. Fu grande la meraviglia e maggiore l'esultanza quando si apprese che su tutta la vastissima fronte, dallo Stelvio al mare, l'esercito italiano aveva sin dal primo giorno della guerra compiuto audacemente e felicemente la sua avanzata generale.
      Meraviglia ed esultanza furono tanto maggiori per il fatto notorio che da lunghi anni le tradizioni, la scuola, r opinione dei nostri generali in massa o quasi, stavano per la guerra sul nostro territorio, non credendo possibile farla altrimenti, data la natura del confine col-l'Austria e del terreno al di qua e al di là di esso. Si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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