Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      già distese da Corrnons a Terzo. I corpi della Carnia intanto prendevano d'assalto la Sella Prevaia, prospiciente le fortificazioni austriache di Malborghetto, e facevano numerosi prigionieri. Le batterie austriache di medio calibro di Santa Lucia e di Santa Maria — a sud-ovest di Tolmino — tentarono vanamente di bersagliare le nostre truppe sistemate sulle alture tra l'Judrio e l'Isonzo.
      « In Cadore vennero occupati tutti i passi-confine — diceva laconicamente il comunicato ufficiale. Bisogna conoscere le Alpi Dolomitiche, per comprendere che cosa significhi, dal punto di vista militare, questa occupazione. I gruppi nevosi della Croda da Lago, del Sora-pis, del Monte Cristallo, delle Cime di Lavaredo, della Croda dei Toni, fanno qui alla vecchia frontiera una muraglia asprissima, attraverso alla quale si aprono delle selle di un'altezza media di oltre mille metri. Tre sole grandi strade le attraversano, ma in realtà, dato il carattere delle Dolomiti, che si ergono con guglie a picco, chi è al di qua o al di là, è soggetto o domina. Tenere i passi, vuol dire poter discendere nelle valli degli affluenti dell'Adige, sia pure con contingenti limitati, essere al di qua, significa essere al di sotto, e perciò scoprire la Valle del Piave e Belluno. »
      Con sobrie, ferme, scultorie parole, i « comunicati » di* Cadorna annunziavano all'Italia i primi successi del suo esercito.
      Il primo comunicato diceva :
      « Frontiera Carnica — Le artiglierie austriache, alle ore 19 del 23, hanno aperto il fuoco contro le nostre posizioni, senza risultato.
      « Nella giornata del 24 le nostre artiglierie hanno fatto fuoco contro le posizioni occupate dalle artiglierie nemiche.
      « Frontiera Friulana. — Lungo il confine le nostre truppe sono avanzate ovunque in territorio nemico incontrando deboli resistenze. Vennero occupati Caporet-to, alture fra il fiume ludrio e il fiume Isonzo, Cormons,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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