Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (43/176)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      tito che ha terminato prima la sua mobilitazione e che può cominciare la sua concentrazione e le sue operazioni più presto dell'altro, ha un vantaggio sicuro.
      « Questo vantaggio della rapidità appartiene all'Italia : e. d'altra parte, sembra che essa si sia guardata dall'acquistarlo al prezzo, troppo caro, dell'ordine e della -sicurezza, perchè i difetti della mobilitazione non possono correggersi che difficilmente durante il corso delle operazioni. Una delle condizioni essenziali di una buona entrata in guerra è, come si sa, quella di dare al più presto possibile tutta la sua forza alla copertura delle truppe di estrema frontiera — come le chiamava Napoleone — che egli voleva composte sempre di soldati istruiti e pronti a marciare. Questa condizione è stata perfettamente conseguita dagli italiani. Essi non soltanto hanno premunito contro ogni attacco la mediocre, e, su più di un punto, detestabile frontiera che l'Austria aveva saputo loro imporre; ma essi si sono impadroniti, senza perdere un'ora, di alcuni passaggi principali del Trentino e delle Alpi Cadorine; si sono spinti con vigore alle due rive dell'Adige, verso Ala dove sono entrati, e Rovereto, han passato l'Iudrio, e, molto giudiziosamente, han portato il loro primo attacco sull'alto Isonzo, nella regione di Caporetto. È una antichissima verità che la concentrazione subisce, come ogni caso in guerra, la legge della decisione tattica. In altri termini, la concentrazione deve essere determinata dalle operazioni progettate, secondo l'intenzione strategica; orientate, per conseguenza, nel senso delle iniziative, che hanno anch'esse per oggetto di condurre l'azione tattica sul terreno e nelle condizioni più favorevoli. )>
      L'Ambasciata e la missione militare di Inghilterra a Roma inviarono al loro Governo due rapporti sulla prima fase della guerra italo-austriaca. Uno riguarda i nostri servizi ferroviari, che hanno in tutto corrisposto alle gravi necessità del momento, dimostrando l'ottima preparazione fatta in pochi mesi, e specialmente in tutte le regioni di confine, di nuove stazioni, zone di binari, scambi, materiale fisso e mobile, orari, personale, e mettendo in evidenza la prestazione, veramente superio-
      — 43 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

Pagina (43/176)






Italia Napoleone Austria Trentino Alpi Cadorine Adige Ala Rovereto Iudrio Isonzo Caporetto Ambasciata Inghilterra Roma Governo