Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      non s interrompe : Carlo Cadorna denunzia nel '49 l'armistizio al feroce Maresciallo; Raffaele, il padre di Luigi, generale e ministro d'Italia, combatte le battaglie dell'indipendenza; partecipa alla spedizione di Crimea; espugna Ancona nel '60, forzando porta Pia — nome fatidico — con la sua divisione; nel '66, l'infausto armistizio lo ferma sulla via di Trieste; quattro anni dopo, entra con i bersaglieri d'Italia in Roma. Luigi Cadorna ha ripreso il cammino del padre per compiere la guerra sua, la sua guerra ardentemente, silenziosamente preparata nella severità del suo spirito acuto, senza iattanze e senza impazienze...
      E veniva ricordato al pubblico che Cadorna, quando era ufficiale inferiore, maggiore di fanteria, colonnello del 10° bersaglieri, fu soldato nei reggimenti, studioso durante le varie attribuzioni di ufficiale di Stato maggiore. In questa ultima funzione fu destinato da tenente colonnello alla Divisione di Verona, quando — fra 1*85 e il 92 — quella terra, che doveva essere calcata dalle nostre truppe di combattimento, fu teatro di numerose, importanti manovre, e quando i fortilizi di Verona si difesero dall'assedio di supposte truppe di invasione. Se la frontiera orientale Cadorna aveva percorsa tappa per tappa, casolare per casolare, durante i periodi estivi della sua giovinezza militare, essenzialmente in quelle giornate di aspre e complesse manovre — durante una serrata continuità di esperimenti tattici, strategici e logistici — egli divenne conoscitore d'ogni segreto delle vallate attraverso le quali dovevano poi procedere le bandiere delle nostre brigate, dei nostri reggimenti.
      E il pubblico apprendeva queste doti di cultura, di cognizione, di esperienza del capo di Stato maggiore; e sentiva che quell'alta funzione richiedeva che il senso alto ed austero dello spirito militare, della disciplina e della giustizia contro tutti e per tutti, fosse fiancheggiato — come avviene in Luigi Cadorna — dalle capacità di studio e dalle attitudini allo studio...
      Ricordiamo — scriveva Giorgio Mangianti — lo studio consacrato dal Cadorna alla storia e all'analisi tee-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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