Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      del tesoro; e il generale Porro, piuttosto che rinunziare al suo programma, che riteneva essenziale per la difesa del Paese — e gli avvenimenti gli diedero ben presto ragione — preferì rinunziare af potere.
      11 primo aprile 1915, istituita tre giorni prima la carica di sottocapo di Stato maggiore, egli veniva chiamato a collaborare col generale Cadorna, col quale era unito da stretti rapporti d'amicizia, da affinità di studi, da comunità di aspirazioni. E la scelta fu accolta con grande simpatia e fiducia, poiché note erano da tempo le alte qualità dell'uomo e del soldato.
      Qualità di mente, di carattere, di disciplina, d'attività infaticabile. Quando gli fu offerta la direzione della Scuola di guerra, egli, che troppi anni aveva già trascorsi lontano dalle truppe, non volle accettare l'incarico se non a patto che durante le" vacanze gli fosse dato un posto di comando nelle manovre. Sacrificava volentieri il riposo estivo per esercitarsi nella pratica del comando...
      Scoppiata la nostra guerra, il generale Cadorna ebbe in Porro il più valido ed infaticabile cooperatore. Nelle salde mani di questi due uomini di ferro, le più formidabili difficoltà furono piegate : e l'immane compito si svolse con mirabile organizzazione, con tenacissimo spirito di continuità, con sempre limpida visione degli obiettivi prefissi ed inflessibilmente perseguiti.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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