Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Infatti, in pochi giorni si è riusciti a compiere la mobilitazione e nello stesso tempo a portare quasi dovunque le nostre forze fuori del territorio nazionale, ponendo così felicemente le prime basi di tutto un piano di azione che si va razionalmente e gradualmente applicando. Intanto l'imponente organizzazione dei servizi di un grande esercito si è andata ordinatamente e progressivamente completando senza intralcio allo svolgimento normale della vita del Paese.
« Quanto alle prime mosse offensive dell'esercito, pur evitando di entrare in dettagli inopportuni e di commettere indiscrezioni dannose, se ne possono tuttavia riassumere i caratteri generali in base a dati di assoluta verità.
« Nella zona del Trentino le nostre forze si sono risolutamente spinte innanzi, correggendo così, almeno in parte, gli inconvenienti di ordine strategico di una frontiera infelice come quella impostaci dopo la campagna del 1866. Le nostre balde truppe di montagna occupano valichi e vette, i cui nomi ricordano le gesta indimenticabili dei valorosi combattenti, ora fa mezzo secolo, nel Trentino.
« Potenti artiglierie coronano cime ed altipiani donde si potrà procedere ad ulteriori e maggiori occupazioni, e battono efficacemente forti nemici finora ritenuti quasi imprendibili e ne hanno già demoliti alcuni. Nell'alto Cadore si rinverdiscono le memorie delle gesta di Pier Fortunato Calvi, mediante l'occupazione di Cortina e di altri importanti punti.
« Queste obiettive e doverose constatazioni della bontà intrinseca del nostro esercito — continuava il comunicato ufficiale — non debbono tuttavia indurre in errore di ottimismo circa il carattere della presente guerra, che è aspra e difficile; non devesi sopratutto dimenticare che il terreno delle operazioni è quasi completamente montuoso, che è stato da lunga mano preparato dal nemico, ed è difeso da numerose truppe agguerrite in dieci mesi di campagna.
« L'esercito è deciso a superare a qualunque costo ostacoli, resistenze, difficoltà, e gli sarà sopratutto di
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Paese Trentino Trentino Cadore Pier Fortunato Calvi Cortina
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