Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Questo documento, il cui originale trovasi presso il Comando supremo italiano — commentava un nostro comunicato ufficiale — prova il doppio giuoco degli austriaci, i quali, mentre danno ad intendere ai soldati che i loro avversari italiani valgono poco, viceversa nelle comunicazioni riservate agli ufficiali dicono che le truppe italiane sono « conosciute per la loro abilità ».
« La circolare di un alto comandante come il generale Rohr, in contraddizione con i menzogneri comunicati austriaci sulle operazioni verso il nostro fronte, constata un grave insuccesso dei nostri avversari, ed è la migliore attestazione della valorosissima condotta delle nostre brave truppe di montagna. »
La straordinaria abilità dell'artiglieria italiana apparve sino dai primi giorni indiscussa.
La Tribune de Genève pubblicò interessanti informazioni da Lubiana, dalle quali risultava che il fatto — accennato nei comunicati dello Stato Maggiore italiano — che le truppe italiane erano riuscite a collocare alcune batterie su vari punti importantissimi del Monte Nero, aveva provocato l'ammirazione degli stessi austriaci i quali, sotto il fuoco di quelle batterie, avrebbero dovuto sgombrare parecchie posizioni importanti.
Interessanti erano anche alcuni particolari inviati dal corrispondente di guerra della Gazzetta di Losanna. Egli, parlando delle azioni di Monte Croce e Monte Nero, diceva che tutti gli attacchi erano riusciti favorevoli agli italiani, i quali poterono annunziare conquiste di posizioni importanti effettuate mediante operazioni difficilissime.
« Gli austriaci — diceva il corrispondente — hanno annunziato molto spesso nei loro bollettini di avere respinto gli alpini italiani. La stampa austriaca ha creduto di poter non prendere sul serio il valore di queste truppe, ma lo Stato Maggiore austriaco non ha mai potuto annunziare di essere riuscito a conquistare posizioni al nemico. Gli italiani hanno incontrastabilmente la superiorità. Spesso ci si chiede come mai hanno fatto gli i-taliani a trascinare in certe alte cime i grossi pezzi di
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