Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAte fasciò col suo bacio di fuoco sulle zolle delle terre redente, o travolse nei freddi gorghi amari delle acque non ancora nostre; voi che, spogliati delle fragili forze del moto e del senso, splendete ormai radiosi fantasmi nei cieli sereni della gloria e della immortalità. Voi confermate solennemente quella legge crudele e sublime, che trae le fortune dei popoli dai lutti delle famiglie. Il vostro sangue risparmia altro sangue per l'avvenire; la vostra morte è fonte purissima di vita nuova; le lacrime che per voi si piangono, non sono soltanto un patrio tributo di dolore e di amore : sono il battesimo che santifica i natali di una Italia più grande, in una Europa migliore. Viva l'Italia! »
      É Gabriele d'Annunzio scriveva :
      « I figli d'Italia, a un tratto, risomigliano alla gran madre, appariscono nuovamente stampati della sua impronta, si dimostrano nuovamente di lei degni.
      « Chi guardi la faccia dei nostri giovani soldati, è colpito dai caratteri antichi d'una bellezza subitanea, foggiata, di dentro in fuori, dall'energia e dall'amore. È un'immagine così straordinaria che non mi ricordo di aver provato, davanti ad altri spettacoli umani, una commozione più forte. Sembra che in ciascuno dei nostri combattenti tutta l'Italia si esprima con tutti i suoi eroi famosi. Le lor fresche ferite non sono forse le più profonde cicatrici della razza, che si riaprono nella loro carne e risplendono di splendor novo come segni rivelati? Ci penso, quando vedo il viso di un ferito illuminarsi di un sorriso simigliante a quello che nella prima primavera del nostro Rinascimento si dischiuse nella beatitudine degli Angeli e delle Vergini.
      « Un coraggio ardente ma perspicace; una sobrietà che ricorda le tre olive secdhe e il sorso d'acqua onde si nutrivano i greci; una naturale rapidità nel servirsi dello stratagemma, nel tentar l'impresa singolare, nel fare il dono di tutto se stesso, silenziosamente, nell'im-molarsi senza vanagloria; uno spirito ingegnoso e solido nell'arte di trincerarsi, di accamparsi; un'allegria a-guzzata come un'arma di lancio; una fraternità caritatevole disposta ad ogni sacrificio per salvare il compa-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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