Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      la diversità tra i metodi nostri di guerra e quelli del nemico non poteva non risultare evidente...
      E il 6 giugno Thaon de Revel annunziava :
      « Ieri, nel medio e basso Adriatico, un nostro reparto navale ha compiuto varie operazioni contro le coste del nemico. Sono stati tagliati i cavi telegrafici che congiungevano il continente a isole dell'arcipelago dal-mato, distrutti tutti i fari e le stazioni di vedetta di quelle isole, bombardata e fortemente danneggiata la linea ferroviaria fra Cattaro e Ragusa.
      « Nello stesso giorno, nell'alto Adriatico, un gruppo di nostri cacciatorpediniere, benché attaccato da aeroplani austriaci senza alcun successo, ha nuovamente bombardato Monfalcone, ed affondato vari barconi carichi di merce. Navi maggiori, in apDoggio dei.cacciatorpediniere, incrociarono nelle stesse acque, senza avvistare il nemico. »
      Dopo aver notato come le scorrerie austriache contro la nostra costa non erano state che assai rade e brevi, l'on. Arlotta osservava :
      « È forse stato frutto del caso o di poca alacrità da parte del nemico, che quest'opera di danneggiamenti si sia prodotta con tanto intervallo di tempo e con risultati relativamente lievi? Solo un insensato potrebbe crederlo. Se gli austriaci avessero avuto la mano libera di agire, a quest'ora avrebbero ridotto le nostre città litoranee un mucchio solo di rovine. Se non l'hanno fatto, è solamente perchè non hanno potuto farlo, per l'opera vigile, costante, paziente, e, perchè non dirlo? anche ingrata, sostenuta con magnanima abnegazione dalla nostra Marina.
      « Raccolta, ma non chiusa nei due unici porti militari del basso Adriatico, la nostra flotta esercita il suo controllo su tutta la bocca del sacco e di lì tiene in i-scacco il nemico, che ha virtualmente perduto ogni dominio del mare. Ogni suo commercio marittimo è cessato.
      « Le sue navi da guerra sono bensì adunate entro Pola e le bocche di Cattaro, sotto la tutela di potenti
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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