Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      tro la flotta austriaca, riducendola a starsene nelle sue basi di operazione ed a limitare la propria azione guerresca alle rapide incursioni di squadriglie leggere, alle imprese clandestine dei sommergibili, al lavoro dei battelli posa-mine; questo blocco non rappresenta un atto di rinuncia volontaria della squadra nemica.
      « Se le grosse unità della Marina austriaca rimangono nelle loro acque territoriali, stando sulla difensiva, nel significato più ampio del termine, ciò non avviene perchè, fatto il facile computo delle potenzialità, la Marina avversaria abbia stabilito sull'inferiorità propria il principio d'evitare ad ogni modo la battaglia.
      « Ma perchè invece essa si sente vigilata senza posa, e conosce le insidie che le sono preparate qualora essa tenti di forzare il blocco, e sa come la flotta nostra sia bene informata e pronta sempre all'azione. Essa non ignora insomma che le condizioni favorevoli per darci battaglia, sorprendendo divise le nostre forze, non si presenteranno mai. Tali sono le ragioni concrete che fanno attualmente della squadra austriaca una « flotta da fortezza ».-Ed è questo il risultato d'un lavoro enorme e continuo, compiuto in tutto l'Adriatico dalla nostra Marina.
      « Ma v'ha di più : la partecipazione della flotta nostra alla « grande guerra », il suo concorso all' azione terrestre. Mantenendo sempre il riassunto nelle sue grandissime linee, si deve dire che 1 Italia esercita dal medio Isonzo al mare, avanzando verso Oriente, un'offensiva con obbiettivo su Trieste. L'estrema ala destra del suo esercito si spinge in un territorio litoraneo che potrebbe ora, e tanto più col progresso dell'avanzata verso la mira, essere battuto da navi austriache, od ossere altrimenti soggetto ad offese dal mare.
      a Compito della nostra flotta in questa parte dell'Adriatico è dunque di coprire la nostra ala destra, di proteggerla da ogni offesa della flotta austriaca. Compito difensivo, in antitesi col carattere offensivo dell' a-zione terrestre.
      « Ma la nostra cooperazione navale si svolge parallelamente all'opera complessa, intesa a garantirci il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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