Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      VIIVISIONI E FIGURE
      iLa linea gigantesca — Nuovi aspetti della cuerra — Colonne in marcia — Moltitudine d'automobili — Fremiti di passione — Il passaggio della frontiera — L'Italia più grande — La nuova cenerazione — Magnifiche individualità — D'Annunzio ufficiale — «L'eroe macico» — Marconi e le sue invenzioni — La nuova Italia.
      La guerra, fino dai primi giorni, offerse nuove visioni e diede nuovo rilievo a figure già note.
      La guerra era qualche cosa di fondamentalmente diverso da ciò che la tradizione e la fantasia avevano formulato. La diversità suprema stava nelle proporzioni : la guerra moderna si profilava -con line^ gigantesche, delle quali l'occhio mal poteva afferrare l'insieme.
      Tutto era diverso, tutto era nuovo; in ogni episodio era una rivelazione.
      « Vedete — scriveva Temistocle Mariotti — una colonna in marcia? Essa non ha più alcuna rassomiglianza con quelle di una volta, nelle quali gli ufficiali camminavano in grande uniforme, chepì e soggolo, spalline e sciarpa e cappotto a tracollo, perchè la guerra era servizio di primo turno; i soldati, curvi sotto il peso dei loro 28 chilogrammi di bagaglio, infilati nei cappottoni, col chepì coperto di tela cerata e soggolo. Ora, nella tenuta grigio-verde, con l'equipaggiamento semplificato e alleggerito, il soldato si sente snello, gaio,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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