Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdisinvolto; si sente avvicinato, affratellato all'ufficiale, e marcia con un brio dei più promettenti.
      « Mettete insieme alpini, bersaglieri, fanteria di linea con tutte le altre specialità di armi e corpi, e voi avrete il tipo del soldato, emanazione schietta e sincera del genio nazionale, svoltosi nella democrazia e nella monarchia democratizzata della civiltà matura. Tenete dietro alla grossa colonna in marcia : non vi aspettate di vederla seguita da più centinaia di carri, carichi di ogni qualità di rifornimenti, dai viveri alle munizioni, agli oggetti di equipaggiamento, alle officine ambulanti di armaiuoli, di calzolai, ecc., ecc. Nell'arte militare di allora e dei tempi antichi, questo bisogno dei carri a trazione animale, si era sempre considerata una necessità, una calamità indeclinabile, alla quale era impossibile sottrarsi, e a quel servizio si dava nome d'«im-pedimenta », poiché nei movimenti degli eserciti rappresentava una poderosa forza ritardatrice, incapace di percorrere su di una buona strada più di 24 o 28 chilometri al giorno. Ed accadeva che le truppe non potevano staccarsi di molto dal loro carreggio, se non volevano correre il rischio di mancare ad un dato momento difficile di viveri e di munizioni; nè potevano tenersi troppo avvicinata la colonna dei carri, per non esporla a disastrosi colpi di mano da parte del nemico. Oggi a questo vieto e pericoloso sistema, si è sostituita la trazione meccanica; non parliamo delle ferrovie, diventate il sistema nervoso, la circolazione del sangue della guerra moderna, ma delle automobili di tutte le dimensioni. Quando si pensa che un « camion » di otto tonnellate, a quattro ruote, con un carico utile di sole 4 tonnellate, perchè spesso il volume dei materiali impedisce di completare il carico, e poi devesi tener conto di qualche « panna » che costringe gli altri carri a dividersi il carico di quello vuoto, ecc., può percorrere dagli 8 ai 20 chilometri all'ora, non è più possibile il confronto fra trazione animale e quella meccanica. Settantacinque di questi « camions », assegnando loro il percorso medio di 15 chilometri all' ora, vi trasportano 300 tonnellate di viveri per una armata di 120.000 uomi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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