Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      allattacco. E vi andava con una volontà compatta e lieta. Guadò un rio, nel piano verso la frontiera, e avanti, fra gli alberi folti, lungo i margini verdi, nel profumo delle acacie fiorite, nello sfolgorio del più bel sole di maggio, in un'inebbriante atmosfera di primavera i-talica. L'onda umana passava gonfia di gioia.
      Giunse sulla sponda cespugliosa e fresca di un fiume : il confine.
      Allora fu una frenesia.
      La valanga di uomini si precipitò, si avventò fra i roveti nell'acqua, per toccare subito l'altra riva. E l'urlo immenso si levò : Italia! Savoia! Italia!
      Ad uno ad uno i battaglioni che seguivano in colonne, per tutte le strade, lanciavano sulla soglia dell'Italia Nuova il saluto fatidico.
      Nessuna cerimonia può assurgere alla grandiosità di questa acclamazione spontanea, formidabile, irresistibile. Ogni regione d'Italia univa la sua voce al coro tremendo.
      Sulla pianura soleggiata, un mare di verdure, si spandeva uno squillare confuso e remoto di campane.
      Cominciò una città vicina a suonare a stormo. Le chiese di paeselli intorno risposero. Tutti i campanili si destavano, successivamente. Era la voce del Paese, la voce della Terra, la voce della Patria, che mandava alle truppe il suo saluto, l'inno antico delle sue feste, la musica della sua tradizione. E lo scampanìo a martello dava all'ora indimenticabile una augusta solennità religiosa.
      Da quel momento l'Italia era più grande...
      Era più grande nel mondo : ed era più pura e più forte nell'anima dei suoi figli. Forse per un misterioso influsso la maschia e ardente emozione dell'esercito che varcava la frontiera si ripercosse nel cuore del popolo, teso con tutte le forze verso la linea di combattimento.
      Ci vogliono molte generazioni — chiedeva Vincenzo Morello — per macerare la trama delle idee e degli interessi, che i vecchi regimi tessono sulle spalle di un popolo? Ci vuole molta forza per torcere l'immateriale


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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