Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsi lasciavano pendere minacce: — decennii di oppressione sistematica sugl'italiani delle province irredente, condotta col piacere di ferire, per essa, i sentimenti più naturali e più sacri degli alleati, e spinta sino a un'opera scellerata di snaturamento forzoso, non erano forse per la mentalità della Corte austriaca e di tutti gli elementi direttivi della politica austriaca decennii di fedeltà?
      Questa mostruosa inversione della verità s'accompagnava mirabilmente alle brutali e rodomontesche mi-naccie, costituendo un linguaggio che il popolo e l'esercito d'Italia non dovevano dimenticare...
      11 comando supremo dell'esercito austriaco contro l'Italia fu affidato all'Arciduca Eugenio, cugino dell'Imperatore.
      Prima che la guerra europea scoppiasse, era comandante in capo della difesa nazionale del Tirolo e del Vor-arlberg. Era dunque uno dei capi designati per quelle o-perazioni contro l'Italia che erano in cima ai desideri del partito militare austriaco : e con frequenti ispezioni nel Trentino, con lo studio continuo di nuovi dislocamenti di truppe e di nuove fortificazioni, specializzandosi nella guerra di montagna, si preparava a questo suo compito. Si era parlato di lui per il comando della nuova armata che l'Austria-Ungheria intendeva di lanciare contro la Serbia, dopo la disfatta toccata al generale Potiorek; invece tornò contro l'Italia.
      L'Arciduca Eugenio era noto in Austria come l'Arciduca più anti-italiano. Egli ebbe campo di estrinsecare il suo odio al nome italiano quale comandante in capo della difesa territoriale del Tirolo, e quindi anche del Trentino, quale generale di cavalleria, e quale ispettore dell'esercito austro-ungarico. Fu lui, nel 1904, durante i sanguinosi conflitti di Innsbruck per l'Università italiana, ad impedire che le truppe intervenissero per sedare i tumulti e frenare gli eccessi anti-italiani della teppa tedesca. Appunto perciò, mentre l'ira degli inns-bruckesi si volgeva contro il luogotenente Schwartzenau, che tentava di por fine ai disordini, la teppa faceva o-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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