Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdal passo di Volaja fino a Tarvis, o meglio a Pontebba, perchè, come è noto, nell' estremo lembo orientale di queste Alpi gli austriaci hanno violato il confine naturale per conservare il possesso di un formidabile triangolo che costituisce una minaccia permanente per noi e una solida difesa della strada per Vienna, strada che già percorsero con successo le truppe napoleoniche. In questa zona corrono cinque fiumi, i quali confluiscono tutti nel Tagliamento. Ad ogni fiume corrispondono un passo attraverso le creste alpine e una vallata percorsa da buone strade. 11 montanaro dà al viaggiatore uria i-dea abbastanza chiara della topografia della Carnia paragonandola ad una mano, di cui il circondario di Udine è la palma, e le vallate del Fella, del Chiarso, del But, del Degano e del Tagliamento sono le dita.
« Attraverso queste facili vallate calarono, nei tempi antichi, ripetutamente i barbari. 11 passo più facile, perchè meno montuoso, è quello di Monte Croce Car-nico. Ad esso fanno seguito i passi di Giramondo e di Valle dell'Inferno, di Val Degano e di Volaja; ad oriente i passi di Pai Piccolo, Pai Grande, Promasio e Pontebba. Da Monte Croce fino al passo di Promasio le Alpi formano come una specie di cortina rocciosa uniforme, che domina la vallata del Gail, ed è su questa cortina che trovasi la posizione di Freikofel, intorno alla quale si è combattuto per qualche giorno con tanto accanimento. Questa posizione ha grande importanza, in quanto sovrasta l'altipiano di Plòcken, che si estende per parecchi chilometri parallelo alla linea dei monti; ed è appunto tale altipiano che il generale Conrad aveva destinato come luogo di concentramento delle suq forze per la progettata invasione. È in questa pianura meravigliosa, posta a metri 1215 sul livello del mare, che dal 1908 hanno fatto annualmente delle esercitazioni, non soltanto le truppe alpine, ma anche le artiglierie austriache ; e ben lo sanno gli abitanti dei luoghi, che nei mesi estivi non potevano attraversare l'altipiano, o dovevano farlo sotto la gelosa sorveglianza di un carabiniere. Nel 1913, nel piano di Plòcken furono provate le nuove artiglierie austriache alla presenza del
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