Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAno stati capaci di tirare sui medici mentre curavano i feriti, e perfino sui feriti stessi e sui portaferiti.
« Non le popolazioni, ma gli agenti del Governo austriaco sono adunque responsabili degli atti di ostilità e di brigantaggio compiuti a nostro danno : basti pensare, del resto, che nei paesi non erano rimasti che i vecchi, le donne e i bambini, avendo l'Austria chiamato alle armi oramai tutto l'elemento valido. Lo scopo di insidiare le nostre operazioni è evidente in questi as-sassinii. Basti citare il fatto seguente : una nostra potente batteria aveva aggiustato su una forte batteria nemica un tiro efficacissimo di demolizione. Allora un bandito in agguato assalì il nostro osservatore che dirigeva il tiro, e sparò su lui due revolverate, fortunatamente senza conseguenze, dileguandosi poi nei boschi e per le balze. Tentare di colpire l'organo della nostra batteria, proprio al momento nel quale essa si accingeva a distruggere una batteria nemica, non poteva essere che l'atto di un emissario dell'esercito nemico.
« Furono inoltre arrestati vari individui, i quali finirono col confessare di avere armi e munizioni nascoste in determinati luoghi e di appartenere a corpi armati austriaci. È dunque evidente l'organizzazione del brigantaggio da parte del nemico, oltre che allo scopo ai molestare le nostre operazioni e di fare lo spionaggio, anche con il ripugnante intento di indurci ad esercitare dolorose rappresaglie. In questo modo il paterno Governo austriaco giuoca con fredda ferocia la vita ed i beni delle popolazioni già ad esso soggette. »
Un'eloquente conferma di questa crudeltà dell'Austria contro le popolazioni di confine fu data da un manifesto, pubblicato dal generale Georgy nel campo di concentrazione di Katzenau, dove erano raccolti molti italiani del Trentino e dell'Istria, e dove imperava il regno del terrore e della fame.
Il generale austriaco scriveva :
« Le esperienze fin qui fatte nei combattimenti nei distretti di confine, hanno fornito la prova che, pur dopo gli arresti eseguiti allo scoppio della guerra di certi
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