Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (141/176)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      esempio il Re d'Italia, chiamando alle armi voi, Soldati di terra e di mare. Parlerò come debbo, osservando il rispetto dovuto al mio grado e al luogo onde parlo. Potrò non curare le ingiurie scritte nei proclami imperiali, reali e arciducali. Poiché parlo dal Campidoglio e rappresento, in quest'ora solenne, il Popolo e il Governo d'Italia, io, modesto borghese, mi sento di gran lunga più nobile del capo degli Absburgo-Lorena.
      « I mediocri uomini di Stato i quali con temeraria leggerezza, errando in tutte le loro previsioni, appiccarono nel luglio scorso il fuoco all'Europa intera ed alle stesse loro case, accorgendosi ora del nuovo, colossale errore, nei Parlamenti di Budapest e di Berlino si sono sfogati con brutali parole contro l'Italia e contro il suo Governo, col fine evidente di farsi perdonare dai loro concittadini, ubriacandoli di truci visioni di odio e di sangue. Il Cancelliere dell'Impero tedesco disse essere egli compreso, se non di odio, di collera. E dovette dire il vero; poiché egli ragionò male, come si Tagiona negli accessi di furore. Io non potrei, se anche volessi, imitare il loro linguaggio. 11 ritorno atavistico alla barbarie primitiva è più difficile a noi che ne siamo di venti secoli più lontani.
      « Non badiamo alle parole; atteniamoci alle ragioni ed ai fatti. La tesi fondamentale degli uomini di Stato dell'Europa Centrale si racchiude nelle due parole «tradimento » e « sorpresa » rivolte ali Italia, tradimento e sorpresa verso i suoi fedeli Alleati.
      Trattati chi, rappresentando con tanto minor genialità di mente ma con u-guale indifferenza morale la tradizione di Federico il (..«rande e di Ottone di Bismarck, ha proclamato che necessità non ha legge e ha acconsentito che il suo Paese calpestasse, bruciasse, seppellisse in fondo all'oceano tutti i documenti e tutte le civili consuetudini del diritto pubblico internazionale. Ma sarebbe troppo facile e soltanto pregiudiziale argomento. Esaminiamo invece positivamente e pacatamente se gli Alleati abbiano il diritto di dirsi traditi e sorpresi da noi.
      — 141 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

Pagina (141/176)






Italia Soldati Campidoglio Popolo Governo Italia Absburgo-Lorena Stato Europa Parlamenti Budapest Berlino Italia Governo Cancelliere Impero Tagiona Stato Europa Centrale Italia Alleati Trattati Federico Ottone Bismarck Paese Alleati