Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      che. per tal modo di procedere dell'Austria, e per il carattere difensivo e conservatore della Triplice Alleanza, l'Italia non ha obbligo di venire in aiuto dell'Austria in caso che, per effetto di questo suo passo, essa si trovi poi in guerra con la Russia, poiché qualsiasi guerra europea è in questo caso conseguenza di un atto di provocazione e di aggressione dell'Austria. »
      « Poco dopo, il 27 e 28 luglio, noi ponemmo a chiare note, a Berlino e a Vienna, la questione della cessione delle province italiane dell'Austria; e dichiarammo che se non si ottenessero adeguati compensi (leggo le testuali parole) « la Triplice sarebbe stata irreparabilmente spezzata ».
      « La storia imparziale dirà che l'Austria, avendo trovata I*Italia ostile nel luglio 1913 e nell'ottobre dello stesso anno ai suoi propositi di aggressione alla Serbia, tentò l'estate scorsa, -d'accordo con la Germania, la via della sorpresa e del fatto compiuto. L'esecrando delitto di Serajevo fu sfruttato come un pretesto un mese dopo che era stato compiuto. Lo prova il rifiuto austriaco di accettare le profferte remissive della Serbia.
      « Nè al momento della conflagrazione si sarebbe contentata l'Austria dell'accettazione integrale dell' ultimatum. Il 31 luglio del 1914 il conte Berchtold dichiarava al nostro ambasciatore che, « ove la mediazione a-vesse potuto essere esercitata, non avrebbe dovuto fare interrompere le ostilità già iniziate con la Serbia ». (Era la mediazione intorno a cui si affaticavano l'Inghilterra e l'Italia). In ogni caso il conte Berchtold non era disposto ad accettare la mediazione intesa ad attenuare le condizioni indicate nella nota austro-ungarica, le quali non avrebbero potuto naturalmente che essere aumentate alla fine della guerra. D'altra parte, se la Serbia si fosse decisa nel frattempo ad aderire senz'altro alla nota suddetta, dichiarandosi pronta ad eseguire le condizioni impostele, « ciò non avrebbe potuto indurre il Governo Imperiale e Reale a cessare le ostilità ».
      « E non è vero che l'Austria si impegnasse, come ha detto il Presidente del Consiglio ungherese, a non compiere acquisti territoriali a danno della Serbia, la
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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