Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnon si poteva ammettere che esse continuassero; era urgente che vi fosse posto termine, e che ordini fossero dati per impedire che esse avvenissero di nuovo nelle acque sia dell'Adriatico, sia dell'Jonio. Più minacciosamente ancora, il giorno dopo l'ambasciatore di Germania a Vienna informava confidenzialmente il nostro ambasciatore che Aehrenthal lo aveva pregato di telegrafare al proprio Governo che facesse intendere al Governo italiano che, se avesse continuato nelle sue operazioni navali nell'Adriatico e nell'jonio, il Governo italiano avrebbe avuto a che fare direttamente con l'Austria-Ungheria.
« E non soltanto nell'Adriatico e nell' Jonio l'Austria paralizzava la nostra azione. Il 5 novembre il conte Aehrenthal informava il duca D'Avarna di aver saputo di alcune navi da guerra italiane che erano state segnalate nelle vicinanze di Salonicco, ove avrebbero proceduto a delle proiezioni, a luce elettrica. Dichiarava che una nostra azione sulle coste ottomane della Turchia europea, come sulle isole del Mare Egeo, non a-vrebbe potuto essere ammessa nè dall'Austria-Unghe-ria nè dalla Germania, perchè contraria al trattato della Triplice Alleanza.
« Nel marzo 1912 Berchtold, succeduto frattanto ad Aehrenthal, dichiarava all'ambasciatore di Germania in Vienna che « per ciò che riguardava una nostra operazione contro le coste ottomane europee e le isole dell'Egeo, egli manteneva il nunto di vista di Aehrenthal, secondo il quale quelle operazioni erano considerate dal Governo Imperiale e Reale contrarie agli impegni da noi assunti coli'art. 7 del Trattato della Triplice Alleanza ». Quanto alla nostra operazione contro i Dardanelli, egli la considerava in opposizione : 1° alla promessa da noi fatta di non procedere ad alcun atto che potesse mettere a cimento lo statu quo dei Balcani; 2° allo spirito stesso del Trattato, che si basava sul mantenimento di ouello statu quo.
« Di poi, quando la nostra squadra, trovandosi all'imboccatura dei Dardanelli, veniva bombardata dai forti di Kum Kaleh e rispondeva danneggiando i forti
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