Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
      ta, nel! ultimissimo giorno, della nomina di commissioni le quali avrebbero studiato il confine, dopo di che sarebbero venute le ratifiche, e dopo queste, entro un mese, si sarebbero occupati i territori.
      « Ma ci si oppone che della esecuzione non avremmo dovuto dubitare, perchè ci sarebbe stata la guarentigia della Germania.
      (( Supponiamo questa guarentigia data con perfetta intenzione di eseguirla. Supponiamo che la Germania, alla fine della guerra, fosse stata in condizione di poter mantenere la parola data, ciò che non è sicuro. Quale sarebbe stata la nostra condizione dopo questo accordo? Vi sarebbe stata una nuova Triplice, una Triplice rinnovata, ma in ben altre ed inferiori condizioni di quella di prima, poiché noi avremmo avuto uno Stato sovrano e due Stati vassalli.
      « Il giorno in cui una delle clausole del Trattato non fosse stata eseguita, il giorno in cui dopo breve tempo, dopo anni, l'autonomia municipale di Trieste fosse stata infranta da un qualsiasi decreto imperiale o da un qualsiasi luogotenente, a chi avremmo potuto rivolgerci? Avremmo dovuto ricorrere al comune superiore, alla Germania.
      « Ora, signori, io voglio dirvi che della Germania non intendo parlare senza ammirazione e senza rispetto, lo sono primo ministro d'Italia, non cancelliere tedesco, e non perdo il lume della ragione. Ma con tutto il rispetto dovuto alla dotta, alla potente, alla grande Germania, mirabile esempio di organizzazione e di resistenza, in nome del mio Paese debbo dire : Vassallaggio, no, protettorato, no, verso nessuno.
      « Il sogno della egemonia universale è stato infranto. Il mondo è insorto, la pace e la civiltà dell'umanità futura debbono fondarsi sul rispetto delle compiute autonomie nazionali, fra le quali La grande Germania dovrà assidersi pari alle altre, ma non padrona.
      « Ma il più notevole esempio dell'orgoglio smisurato con cui gli uomini che dirigono la politica dell'Impero germanico considerano le altre nazioni si trae dal
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 15. L'inizio delle ostilità
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 157

   

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