Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'INIZIO DELLE OSTILITÀ
entrato nel buon senso, riconoscerà quanto leggermente sia stato spinto a partecipare a questa guerra mondiale.»
« Io non so, signori, se vi sia stata in quest' uomo accecato dalla rabbia intenzione di offendere personalmente i colleghi miei e me — se così fosse non lo rileverei — uomini di cui conoscete la vita, uomini che hanno servito lo Stato fino a questa tarda età, uomini di fama incontaminata, uomini che danno al Paese la vita dei loro figli. Ma non pensate a noi. Ponete mente invece alla ingiuria atroce che quel brano di prosa vandalica scaglia contro il re, contro il popolo d'Italia, contro la Camera ed il Senato, contro gli stessi uomini politici che avevano una opinione diversa dalla nostra. Tutti muti, si dice, dunque tutti vili!
« Le informazioni sulle quali questo giudizio è fondato, sono attribuite dal cancelliere dell'Impero a quegli che egli chiama il miglior conoscitore delle cose italiane. Forse allude, con fraterno desiderio di addossargli la responsabilità, al principe di Biilow.
« Ora, o signori, io voglio che delle intenzioni del principe di Biilow voi non abbiate un erroneo apprezzamento. Io credo che egli avesse viva simpatia per il nostro Paese, ed abbia fatto tutto quello che poteva fare per riuscire ad una intesa. Ma quali e quanti errori nel tradurre in atto le sue buone intenzioni! Egli suppose che l'Italia potesse sviarsi dalla sua rotta per qualche milione male speso, per l'influenza di poche persone che hanno perso il contatto con l'anima nazionale, per obliqui contatti tentati, ma spero e credo non riusciti, con uomini politici italiani.
« Ne derivò l'effetto opposto. Un immenso scoppio d'indignazione si accese in tutta Italia, e non nel popolaccio, ma nelle classi veramente più elevate, nei cuori più nobili, in tutti coloro che sentono la dignità della nazione, in tutta la gioventù che è pronta a dare all'idealità della patria il suo purissimo sangue; uno scoppio di indignazione si accese al sospetto che un ambasciatore straniero si inframmettesse tra Governo, Parlamento e Paese.
« In questo fuoco si fusero le discordie interne e la
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