Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL. PRIMO ANNO DI GUERRAcise di agire offensivamente non soltanto lungo la frontiera dell'Isonzo, ma anche nello scacchiere Trentino-Alto Adige, con lo scopo immediato di occuparvi taluni punti di speciale importanza e di rettificare nel .modo migliore possibile quella minacciosa frontiera. Le o-perazioni assunsero così carattere specialmente offensivo lungo quasi tutta la vasta ed aspra fronte, in direzioni necessariamente divergenti. L'esercito si accinse all'ardua impresa con grande fermezza ed abnegazione, con incrollabile tenacia e slancio, che al contatto delle difficoltà reali della guerra non che affievolirsi si accrebbero per le numerose prove di valore date, per l'orgoglio dei sacrifici compiuti, per il magnifico esempio dei caduti, per l'appoggio affettuoso e costante che prestava il Paese.
      « Allo scoppio delle ostilità, le nostre truppe, oltrepassata ovunque la frontiera, ricacciarono le forze a-vanzate nemiche, conquistando, tra la fine di maggio e quella di giugno, nel saliente del Trentino : la riva destra di Valle Daone, la Valle Chiese, fino a Condino; la Valle Adige fino ad Ala; la Vallarsa sino al Valmorbia; la Conca di Tesino, in Valle Sugana; qualche contrafforte del Col di Lana nell'Alto Cordevole; la Conca di Cortina di Ampezzo in Valle del Boite. In Carnia fu assicurato il possesso dei valichi contro gli insistenti attacchi che il nemico pronunciava allo scopo di irrompere in quell'importante scacchiere. Lungo l'Isonzo venne conquistato tutto il territorio di riva destra del fiume, ad eccezione delle teste di ponte di Tolmino e di Gorizia.
      « Passato l'Alto Isonzo, fu occupata saldamente la parte centrale del Monte Nero, la più elevata ed aspra di quel massiccio. Dopo una lunga sosta, dovuta a piogge torrenziali con allagamenti, il fiume fu superato anche nel suo medio corso, a Piava, ed in corrispondenza del Carso. In fine di giugno fu iniziato l'attacco delle teste di ponte rimaste al nemico sull'Isonzo. Intorno a Tolmino fu conquistata parte dei contrafforti del Monte Nero che cadono su quella piazza : ad ovest di Gorizia fu messo saldo piede sulle alture di riva destra del fiu-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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Isonzo Trentino-Alto Adige Paese Trentino Valle Daone Valle Chiese Condino Valle Adige Ala Vallarsa Valmorbia Conca Tesino Valle Sugana Lana Alto Cordevole Conca Cortina Ampezzo Valle Boite Carnia Isonzo Tolmino Gorizia Alto Isonzo Monte Nero Piava Carso Isonzo Tolmino Monte Nero Gorizia