Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (17/232)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      IL PRIMO ANNO DI GUERRAzodì cadono sul Cordevole. Nell'Alto Isonzo fu ampliata la nostra occupazione nella Conca di Plezzo e sul Monte Nero, e furono fatti ulteriori progressi sulle colline di Santa Maria e di Santa Lucia, di fronte a Tolmino. Sul medio corso del fiume fu notevolmente estesa la testa di ponte di Piava, espugnando le località fortificate di Globna e Zagora.
      « Sulle alture ad ovest di Gorizia l'avversario aveva accumulato fortissimi mezzi di difesa. Contrastati dal maltempo, che impose più soste, i nostri attacchi riuscirono a prezzo di gravi sacrifici a conquistare il versante occidentale delle alture e ad occupare in parte la sommità, oltrepassandola anche in qualche tratto lungo il pendio sull'Isonzo.
      * « Sul Carso fu espugnato il costone di Peteano e fu portata la nostra linea fino a rasentare le cime del Monte San Michele e le case di San Martino; nella zona centrale fu espugnato un vero groviglio di poderose linee di trinceramenti. All'ala destra fu ampliata la occupazione sul Monte Sei Busi.
      « In complesso i risultati territoriali della offensiva italiana possono così riassumersi : nel Trentino, con la conquista della linea di Valle Daone, Valle di Ledro, depressione di Loppio e Valle Terragnolo, si è riscattata una regione ricca e popolosa, resecando le due e-stremità meridionali più minacciose di quel saliente ad-dentrantesi ad ovest e ad est del lago di Garda sino a qualche diecina di chilometri dalla pianura e dalla strada Brescia-Verona. Sul lato orientale del saliente stesso furono sbarrate le numerose strade che da Adige e Brenta varcano la frontiera, e scendono alla pianura tra Verona e Vicenza : tratto di frontiera, questo, nel quale sono addensate le maggiori difese austriache e che fu sempre considerato come una pericolosa zona di invasione nella pianura veneta; più a nord-est furono occupate la Valle Sugana sino a Borgo e tutta la vasta zona montuosa che si stende ai piedi dell'Alpe di Fassa, e cioè le Valli Calamento e Campello con la Conca di Strigno, la Valle del Grìgno con la Conca di Tesino,
      — 17 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

Pagina (17/232)






Cordevole Alto Isonzo Conca Plezzo Monte Nero Santa Maria Santa Lucia Tolmino Piava Globna Zagora Gorizia Isonzo Carso Peteano Monte San Michele San Martino Monte Sei Busi Trentino Valle Daone Valle Ledro Loppio Valle Terragnolo Garda Brescia-Verona Adige Brenta Verona Vicenza Valle Sugana Borgo Alpe Fassa Valli Calamento Campello Conca Strigno Valle Grìgno Conca Tesino Verona