Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAla Valle Vanoi con la Conca di Canale San Bovo, la Valle Cismon con la Conca di Fiera di Primiero.
      <( In Cadore furono conquistati : l'Alto Cordevole sino a Cherz e la Conca di Cortina d'Ampezzo coi massicci della Tofana e del Cristallo. Fu intercettata così l'importante strada delle Dolomiti, costruita dall'Austria per gli arroccamenti lungo la nostra frontiera, per la più breve comunicazione tra Toblach e Trento. Vennero i-noltre spinte minacciose occupazioni avanzate nelle alte valli di Rienz e di Sexten, a poca distanza dalla grande comunicazione austriaca di Valle Drava.
      « In Carnia fu mantenuto il possesso della linea di confine contro gli insistenti attacchi austriaci, diretti ad incunearsi in questo scacchiere a minaccia del fianco del nostro esercito. Coi tiri di artiglieria e con ardite irruzioni di fanteria, furono disturbate le comunicazioni del nemico lungo le Valli del Gail e l'Alto Fella; fu diroccato il forte Hensel e danneggiato quello del Predil.
      « Sull'Isonzo fu conquistata la Conca di Plezzo sino alle pendici del Monte Rombon e del Javorcek e fu occupata gran parte del massiccio di Monte Nero, con che si è posto saldo piede sulla sinistra del fiume.
      « Dalle nostre posizioni sul Vodil e sul Mrzli, e dalle colline di Santa Maria e di Santa Lucia, teniamo in iscacco la piazza di Tolmino che è sotto il tiro e a discrezione dei nostri cannoni.
      « Sul Medio Isonzo abbiamo costituito una forte testa di ponte ad est di Piava.
      (( Con l'occupazione di gran parte delle alture ad ovest di Gorizia, abbiamo svalutato quella formidabile testa di ponte del nemico e resa inabitabile la città, già centro di ristoro per le truppe austriache, e abbiamo scacciato l'avversario da tutta la vasta e popolosa pianura di riva destra dell'Isonzo.
      « Infine, valicato il fiume, abbiamo infranto le poderose linee dell'avversario costruite lungo il margine del Carso, affermandoci saldamente su quell'altipiano.
      « 11 nemico, non potendo negare i nostri successi, si è limitato ad affermare che la lotta si svolge sempre sulle posizioni da esso scelte per la difesa, ma ha anche
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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