Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA\
      sorretto dalle cure costanti ed affettuose del Paese, esso dalle ardue prove superate trae incitamento a moltiplicare gli sforzi per l'avvenire sino al completo raggiungimento della gloriosa mèta additatagli dalla volontà della Nazione. »
      L'inverno, il duro inverno alpino, rallenta forzatamente il ritmo delle operazioni; ma non vi ha sosta sulla nostra lunga fronte di guerra. Il 14 gennaio 1916 segna una vivissima ripresa d'artiglieria lungo la frontiera del Trentino e in Carnia, fra neve altissima e freddo intenso; assai viva sull'Isonzo, assume carattere di particolare violenza sulle alture a nord-ovest di Gorizia, o-ve il fuoco delle batterie nemiche, efficacemente controbattute dalle nostre, si prolunga fino a tarda ora, specie contro le posizioni di Oslavia. Una nostra squadriglia aerea esegue una larga incursione sulla regione ad est dell'Isonzo, bombarda nuovamente il campo di aviazione nemico di Aisovizza, varii baraccamenti di truppe in Chiapovano e Dornberg e le stazioni ferroviarie di Longatica, Prvacina e Lubiana.
      E per tutto il mese di gennaio e la prima metà di febbraio, si rinnovano ininterrottamente, su tutto il fronte, attacchi e contrattacchi, specie sul San Michele e ad Oslavia, senza che possa registrarsi nulla di veramente saliente, a causa della inclemenza del tempo che impedisce azioni decisive.
      Viene intanto la grande mossa tedesca contro Verdun; e il Comando italiano, compiendo atto di solidarietà verso la Francia, inizia una vivace offensiva per impedire che l'Austria staccasse dalla nostra fronte truppe e specialmente artiglierie e le inviasse sui campi di battaglia francesi.
      Si iniziano così notevoli attacchi italiani, coronati da successo, nell' Alto Boite, nel Medio Isonzo, sul Rombon (Conca di Plezzo) e nei dintorni di Gorizia. II 13 marzo, dopo nuovi fortunati attacchi alle falde del Sabotino, è espugnato, nella zona di S. Martino del Carso, il « Dente del Groviglio », uno dei punti più importanti della difesa austriaca. Il 14, il 15, il 17, nuovi
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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