Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvinallongo, il colle di Lana, il passo di Falzarego, le Tofane e Podestagno, con la retrostante conca di Cortina d'Ampezzo.
      Sugli alti monti del Comelico e della Carnia la nostra occupazione corre presso a poco sulla linea del confine ivi segnato dall'altissima dorsale alpina.
      Circa la linea dell'Isonzo, ove fino ad ora si sono svolte le nostre principali azioni offensive, è detto diffusamente più sotto.
      2. — L'Austria è stata costretta ad abbandonare nel Friuli Orientale una vasta estensione di territorio le cui condizioni naturali sarebbero state molto favorevoli per una difesa, e si è limitata ad occupare la linea più potente e preparata di lunga mano dell'Isonzo. Essa otteneva così di porre tra il suo e l'esercito italiano un fiume rapido, inguadabile e soggetto a furiose inondazioni, nonché un sistema di posizioni montane assolutamente formidabili, come dichiarò l'Arciduca Eueenio nel suo proclama alle truppe, divulgato dalla stampa.
      Orbene, le truppe italiane varcarono l'Isonzo in tutte le località militarmente importanti : Caporetto, Piava e tutto il basso corso da Gradisca a valle. LI passaggio del fiume fu compiuto a viva forza, gettando e rigettando fino a tre volte i ponti sotto il fuoco dell'avversario, e lottando anche contro le piene subitanee note a chiunque non sia affatto ignorante delle condizioni geografiche della regione.
      Varcato il fiume e rimanendo con questo minaccioso ed infido elemento dietro le spalle, l'esercito italiano ha osato iniziare la conquista del terreno ovunque dominante di riva sinistra.
      Sull'alto Isonzo fu strappata al nemico la più gran parte del poderoso massiccio del Monte Nero. La piazza di Tolmino fu investita da presso ed è battuta dal fuoco della nostra artiglieria.
      Più a sud, fra Tolmino e Gorizia, fu creata una forte testa di ponte a Piava dove le nostre truppe, a-vanzatesi con ardimento che ha colpito gli stessi avver-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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