Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL. PRIMO ANNO DI GUERRAsari, coprono dalla riva sinistra i nostri ponti e costantemente rigettano i contrattacchi del nemico.
      Davanti a Gorizia le formidabili posizioni che l'avversario occupa ancora sulla destra del fiume sono ristrette dai nostri approcci fino a poche centinaia di metri, talora fino a pochi passi, tanto che per dichiarazione della stessa stampa nemica il nostro tiro di fucileria giunge fino ai caseggiati di Gorizia.
      Ma dove l'offensiva italiana ebbe un anche più largo successo fu sull'altipiano del Carso, il quale costituisce il baluardo più potente della piazza di Gorizia. Quivi in poche settimane le nostre truppe espugnarono da prima il margine delle alture da Gradisca a Monfal-cone, quindi sfondarono la poderosa linea di difesa nemica sull'altipiano stesso dalla sella di San Martino a Monte Sei Busi e alle alture della rocca di Monfalco-ne, indi ancora iniziarono e stanno portando innanzi, con lento ma continuo progresso, l'attacco delle linee successive di difesa dell'avversario.
      3. — Questi risultati che in definitiva non hanno potuto essere negati dai bollettini ufficiali del nemico, furono naturalmente conseguiti a prezzo di sangue, ciò che prova il valore e lo spirito offensivo delle nostre giovani truppe. Ma è folle parlare come fanno gli austriaci di 180.000 e 200.000 italiani messi fuori combattimento. Tali cifre sono assolutamente fantastiche. Le vere perdite non raggiungono la sesta parte delle cifre che la stampa nemica ha inventato.
      È invece sicuro che il nemico ha lasciato nelle nostre mani circa 18.000 prigionieri, non ostante i nostri attacchi abbiano sempre dovuto svolgersi frontalmente, mentre i prigionieri da noi perduti sommano a poche centinaia, tanto che mai se ne trova traccia nei bollettini del nemico.
      Le perdite degli austriaci, per concorde dichiarazione dei loro numerosi ufficiali prigionieri, furono straordinariamente gravi.
      L'offensiva italiana continua ed il nemico non riesce, malgrado i continui rinforzi ricevuti, ad arginarla.
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      I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XVI 2


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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