Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL PRIMO ANNO DI GUERRAE parlando della linea che protegge la riva sinistra dell'Isonzo, il ministro descriveva l'impressione che se ne riceveva : vale a dire che Dio, nel crearla, si sia voluto trasformare in un ufficiale del genio militare, ed abbia tutto predisposto, con sapienza onniveggente ed onnipotente, a rendere altrettanto facile il compito della difesa, quanto formidabile quello dell'offesa. La configurazione stessa del monte, la direzione delle sue linee, i contrafforti e le diramazioni che se ne distaccano, la natura della roccia, le sue anfrattuosita, le sue balze ed i suoi recessi, la prossimità insidiosa del fiume rapido e profondo, tutto pare consapevolmente disposto per impedir che si passi. E d'altra parte, a cosiffatto preordinamento ostile di natura fa riscontro la perfezione insuperata degli apprestamenti dell'opera dell'uomo. Gli austriaci hanno fama di essere maestri in tale arte; in questo caso, essi han superato sè stessi. I trinceramenti, con ogni cura disposti nei lunghi mesi di preparazione che precedettero la guerra nostra, rappresentano — e-gli diceva — ciò che di più completo e di più moderno ha saputo escogitare la tecnica : saldezza di costruzione, sicurezza di ripari, ingegnosità di meccanismi, insidie improvvise, astuzie raffinate, tutte le invenzioni del genio malefico abbiamo trovato contro di noi... e qualche cosa di più. Le batterie nemiche si asilano in covi, accuratamente prescelti, usufruendo dei nascondigli naturali e adattandoli con ogni arte, di guisa che riesca impossibile di scorgerli anche quando si sia a pochi passi da essi.
      « Descrivere queste difficoltà — proseguiva il ministro — significa fare il più magnifico elogio del nostro esercito, assai meglio di qualunque commossa ed eloquente parola; poiché noi, malgrado tutto, abbiamo a-vanzato ed avanziamo; ed avanziamo con una rapidità la quale, in confronto delle difficoltà incontrate, può ben dirsi prodigiosa. Ma pensi : eserciti il cui valore suscita la più grande ammirazione e merita il più profondo rispetto, da mesi e mesi sono reciprocamente arrestati dinanzi a simili campi trincerati; e noi abbiamo, inoltre, contro di noi la situazione naturale formidabile che ho
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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