Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IICAPI E SOLDATI
L'Alto Comando — Elogi francesi al Re — Impavido al pericolo — Cadorna e Porro — L'organizzazione della vittoria — Il soldato italiano — Il segno della mente romana — Episodi eroici — Tutte le regioni d'Italia — Abnegazione e valore — La gloria degli alpini — 1 prodig! delle fanterie — Artiglierie magnifiche — Le meraviglie del Genio — Lo slancio della cavalleria — Carabinieri e Guardie di Finanza — Il giudizio di Kit-chener — Il nemico s'inchina — Mirabili servizi di guerra — «Tutto il proprio dovere».
Il progredire delle operazioni militari confermò ed accrebbe, nel paese e fuori, l'impressione profonda suscitata dall'inizio delle ostilità : impressione d'ammirazione per le doti straordinarie rivelate dai soldati italiani e dai loro capi.
L'alto Comando apparve circoridato agli occhi di tutti da un'aurèola di magnifiche virtù. L'immensa devozione e la sconfinata fiducia dell'Italia nel suo Re, in Cadorna, e nei loro più alti collaboratori, trovò all'estero piena ed entusiastica rispondenza.
Il deputato francese Giuseppe Reinach, eminente critico militare che visitò la fronte della nostra guerra, richiesto se avesse veduto Vittorio Emanuele, rispose : — E come non vederlo se vive in mezzo alle sue truppe? Lo abbiamo incontrato sul fronte ed è stato verso di noi amabile e semplice : ci è sembrato il vero
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