Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Spessissimo gli ufficiali ai quali partecipa il suo giudizio su di un'operazione determinata, rimangono attoniti, non pure per la sua competenza tecnica, ma per l'esatta valutazione di ogni determinato problema che si ponga dinanzi ai suoi occhi. Al campo non ha perduto la consuetudine instancabile dello studio. Rientrato alla sera, dopo faticosissime corse sulla linea del fuoco, nel suo tranquillo ritiro, dicono che egli passi ore intere a tavolino, tutto intento allo studio dei problemi maggiori della nostra avanzata. Più volte i nostri generali fecero tesoro con successo dei consigli e dei giudizi regali. »
      Parlando poi dei generali Cadorna e Porro, lo stesso corrispondente diceva :
      « 11 loro lavoro si compie in due sale nitide del Quartier generale, dove si vedono soltanto i loro collaboratori. Sulla linea di combattimento ambedue vanno spessissimo, quasi ogni giorno. Pochi si accorgono del loro passaggio. Arrivano in un'automobile militare, senza alcun segno speciale di distinzione, raggiungono le posizioni avanzate, osservano, studiano, ritornano. Pochi soldati sul fronte dicono di aver veduto i generalissimi. Non se ne sono accorti. E pure, spesso li hanno avuti fra loro sotto la mitraglia.
      « Si racconta che giorni addietro, avendo taluni ufficiali rispettosamente consigliato a Cadorna di ritirarsi da una posizione pericolosa, questi rispose semplicemente : « Vale più mezz' ora di osservazione diretta di un combattimento, che mezza giornata di studio sulla carta. » E rimase.
      Quando cala la notte, il lavoro cessa al Quartier generale. Per i fili del telegrafo si sono già sparsi sul-l'ampliata frontiera d'Italia i comandi, i consigli, gli incoraggiamenti. Le battaglie dell'indomani sono già predisposte sui risultati del giorno che muore.
      « Allora i generalissimi, col loro breve seguito di coadiutori, vanno a pranzo nel Quartier generale medesimo. Nel grande refettorio, intorno alla mensa austera e sobria, di poche cose si continua a parlare che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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