Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAre l'esercito più sicuro, ma lo inseguirono per balze e rocce impraticabili, disperdendolo tra burroni e rovine degne di favola.
      « Gl'italiani hanno una immensa superiorità nei combattimenti corpo a corpo, superiorità che diventa addirittura schiacciante per l'uso mirabile ch'essi fanno della baionetta.
      « Questa guerra di montagna si presta al virile ardimento degli italiani. Gli alpini di Re Vittorio Emanuele, come i cacciatori delle alpi di Garibaldi, appena avvistato il nemico gli si lanciano direttamente contro, per prendere al più presto contatto con esso.
      « Molte delle vittorie italiane sono state riportate con gli assalti alla baionetta, nei quali è lasciato ampio campo alla virtù individuale dei soldati.
      « Molti dei prigionieri austriaci hanno confermato di essersi arresi perchè presi da panico dinanzi alle baionette italiane... »
      L'on. Battisti, il deputato di Trento che s'arruolò volontario negli alpini, inneggiò in una conferenza al valore di quelle nostre truppe.
      Egli esaltò le qualità di tenacia, di ingegnosità, di spirito di adattamento e di sacrifìcio, di semplicità e di serenità di fronte ai pericoli che sorreggono la fibra del montanaro, così che esso è soldato e costruttore ad un tempo, ciois et miles insieme, come i legionari romani. Egli abbandona la spada per afferrare il piccone; dopo la battaglia e la distruzione, ricostruisce, taglia la roccia, erige le baracche, fabbrica, intaglia strade con una specie di voluttà febbrile. L'emigrazione poi ha affinato le qualità professionali dell'emigrante, ma ne ha unito altresì il valore morale, abituandolo ad incamminarsi con animo sereno verso l'ignoto.
      11 comportamento dell'alpino rispecchia le virtù caratteristiche della razza montanina : la serietà, la tenacia, la squisitezza del cuore.
      L'alpino sulla linea del fuoco trova dinnanzi a sè quel popolo in mezzo a cui è vissuto a lungo come emigrante, vede l'applicazione pratica di certe teorie che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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Re Vittorio Emanuele Garibaldi Trento