Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IliGUERRA DI BARBARI
      Resa simulata — Mine proditorie — Il fuoco sui reparti sanitari — Manifesti ingannatori — Il truce episodio di Mostar — Feriti bombardati — Le menzogne della stampa austriaca — La distruzione di un ospedale — Roncegno demolita — La barbarie in mare — Un memoriale alla Croce Rossa — Prigionieri russi assassinati — Vandalismo furibondo — Il confronto fra i due eserciti.
      Il progredire delle operazioni confermò ed accrebbe l'impressione di disgusto suscitata fin dagli inizi dai metodi di guerra austriaci, degni in tutto d'un popolo barbaro. Una lunga serie di comunicati ufficiali li segnalò alla riprovazione del mondo.
      Fin dal secondo mese di guerra, il Governo italiano pubblicava :
      « I metodi di guerra degli austriaci si palesano sempre più degni della loro mentalità. Un reparto di truppe nemiche, irresistibilmente incalzato dalle nostre valorosissime fanterie, ha, durante un'azione, alzato le braccia in segno di resa per far avvicinare i nostri e colpirli a tradimento. Ciò che fecero, provocando naturalmente lo sdegno e un vivacissimo attacco dei nostri soldati.
      « Un altro reparto austriaco ha sventolato bandiera bianca sempre per ingannare i nostri e farli avanzare allo scoperto, per poi far scoppiare sotto i loro piedi delle mine. Ma i nostri soldati non si sono lasciati giuocare e dopo poco le mine scoppiavano inutilmente.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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