Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Il comunicato austriaco è falso nel dato fondamentale. Tutti i superstiti dell'ancona attestano che il sommergibile non fece alcun segnale per intimare il fermo, nè tirò un colpo in bianco. Il suo primo colpo fu sparato a palla. L'aggressione con le armi ebbe quindi luogo subito, senza preavviso. L'ancona, diretto a New York, non poteva avere e non aveva infatti a bordo, nè merci, nè passeggeri che giustificassero una cattura, e quindi non aveva ragione di sottrarsi alla visita.
« È falsa ed ingiuriosa l'asserzione che la causa della perdita di tante vite umane sia dovuta ad un contegno scorretto dell'equipaggio. Fu invece il continuato cannoneggiamento del sommergibile, quando la nave era già ferma e non cessato nemmeno contro i palischermi carichi di naufraghi, che ifu causa delle numerose vittime. »
Al principio di dicembre altra denuncia di atti barbarici. La Stefani diramava il seguente comunicato :
« Da più parti della fronte vengono segnalate violazioni alla Convenzione di Ginevra da parte del nemico. Il giorno 24 novembre, nella zona di Piava, cinque nostri porta-feriti, muniti dei prescritti segni di neutralità ben visibili, usciti dalle nostre trincee per raccogliere i militari rimasti feriti nel combattimento, furono assaliti e fatti prigionieri dal nemico. Da dichiarazione rilasciata da un militare austriaco preso prigioniero dalle nostre truppe in una successiva azione, risultò provato che l'ordine di catturare i nostri porta-feriti era stato dato da un ufficiale di quell'esercito.
« Il successivo giorno 27 sul basso Isonzo l'artiglieria nemica lanciava 55 granate contro un caseggiato occupato dalla sezione di sanità della 16a divisione, sul quale i prescritti segnali di neutralità erano perfettamente visibili da lontano. Furono feriti il maggiore medico comandante della sezione, un sottotenente medico e 19 soldati di sanità.
« Per i due fatti verrà presentata regolare denunzia al Comitato internazionale della Croce Rossa in Ginevra,
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