Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL PRIMO ANNO DI GUERR 4
dall' Esercito austro-ungarico, sembrandoci sufficiente sanzione il denunciarle alle pubbliche opinioni del mondo civile. Ma poiché il Comando dell'Esercito nemico ha tentato di trarre in inganno, con false asserzioni, quella benemerita istituzione, obliando l'infinita serie delle proprie colpe, ci permettiamo di rifare brevemente la storia delle malefatte austro-ungariche.
« Chi rilegga i nostri bollettini di guerra, troverà molte volte accennato il fatto che dall'Esercito austro-ungarico si fa uso di granate dalla cui esplosione emanano gas asfissianti e lacrimogeni. È stato pure pubblicamente denunciato l'uso di proiettili da fucile esplodenti, i quali producono impressionanti lacerazioni di tessuti e che sono assolutamente condannati da tutte le convenzioni internazionali. Tali pallottole contengono del fulminato di mercurio e scoppiano all'atto che colpiscono.
« Non poche volte richiamammo l'attenzione del mondo civile, per mezzo dei nostri comunicati, sullo slealissimo contegno di truppe austro-ungariche le quali, nel momento in cui più ferve il combattimento, alzano le mani simulando la resa, per far avvicinare i nostri reparti e poterli agevolmente massacrare.
« Frequenti sono stati, e sono tuttora, i bombardamenti che il nemico infligge dall'alto o mediante artiglierie, a località indifese, con stragi specialmente di donne e bambini, e ciò senza alcun obbiettivo militare.
« E ciò senza parlare dei bombardamenti di città aperte sull'Adriatico, con numerose vittime fra gli abitanti, allo stolto scopo di impressionare o terrorizzare popolazioni, le quali si sono dimostrate invece più che mai fiere e patriottiche.
« Non va neanche dimenticato che l'Austria lasciò, in taluni ,fra i territori occupati dalle nostre truppe, suoi emissari col mandato di esercitare il brigantaggio per molestare le nostre operazioni e provocare dolorosi atti di repressione a danno delle popolazioni.
« Tali banditi sparano alle spalle delle nostre truppe contro soldati, contro ufficiali, contro salmerie. Seguendo felinamente le colonne di attacco, sopra tutto nelle zone boscose che prestansi agli agguati, quei sica-
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