Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (79/232)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      IL PRIMO ANNO DI GUERRAmedico, mentre raccoglieva i feriti presso i reticolati nemici, sotto la protezione della bandiera internazionale, venne catturato a tradimento con 13 portaferiti.
      « Uno degli ultimi giorni di luglio, mentre verso la fine dell'azione, in una delle giornate di battaglia sull'altipiano del Carso, una colonna di nostri feriti discendeva la collina per prendere posto nei camions della Sanità, un aeroplano nemico si abbassò a circa 300 metri sopra i feriti, aprendo contro di essi un vivo fuoco di mitragliatrice. Gli aviatori austriaci si indugiarono a lungo nella cavalleresca bisogna, volteggiando sui nostri feriti e continuando a sparare. Dai feriti e dai sanitari si levò un coro di protesta contro l'atto sleale ed inumano. È, da escludersi che gli aviatori austriaci non avessero visto trattarsi di feriti, Derchè da 300 metri di altezza e-rano indubbiamente visibili le barelle, le fasciature, e i segnali della Croce Rossa.
      « Tipico addirittura è il caso dell'Ospedale di Pieve di Livinallongo, bombardato e distrutto dagli austroungarici.
      « L'occupazione di Pieve di Livinallongo e la sistemazione della nostra linea avanzata a nord-ovest di tale località avvennero nella notte dal 26 al 27 luglio. Il paese fu trovato intatto, ma abbandonato dalla popolazione; solo nell'ospedale furono trovati e furono mantenuti : 1 prete, 3 suore, 67 donne ricoverate, in gran parte vecchie, 10 uomini quasi tutti vecchi, 50 bambine.
      « L'ospedale è un gran fabbricato che trovasi a sudest dell'abitato, distante da questo circa 400 metri, ben visibile e nettamente separato e distinto. Ad esso fu lasciata la grande bandiera di neutralità che le truppe vi avevano trovato.
      « Dal giorno dell'occupazione, il Comando si astenne deliberatamente dal colpire coi tiri dell'artiglieria gli abitati della valle del Cordevole, allo scopo preciso di e-vitare che il nemico, per rappresaglia, dirigesse i propri colpi su Pieve, sebbene fosse a conoscenza che negli a-bitati di Varda e di Arabba si notavano movimenti di truppa e concentramenti di materiali.
      « Ciò nonostante, nel pomeriggio del giorno 18 ago-
      79 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

Pagina (79/232)






Carso Sanità Derchè Croce Rossa Ospedale Pieve Livinallongo Pieve Livinallongo Comando Cordevole Pieve Varda Arabba