Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAinfluire sul morale, dei combattenti : chi attacca sistematicamente, con serena determinazione, ha una decisa superiorità sul nemico. Questo, al contrario, ha rallentato la sua azione : nel primo mese la sua squadra tentò due bombardamenti sulle nostre coste, nel secondo mese, nulla. La prudenza deve avere consigliato questa tattica così modesta, come ha suggerito alle navi ancorate a Cattaro di non accettare il combattimento. E ciò è un risultato concreto dovuto alla straordinaria attività della nostra flotta. »
      Notevoli furono le operazioni che avevano per obbiettivo di togliere al nemico il mezzo di valersi delle isole più avanzate verso la nostra sponda, dalle quali più agevolmente potevano essere sorvegliati i movimenti delle nostre navi e rappresentavano stazioni di rifornimento di siluranti o di aeroplani più prossime a noi.
      « Fin dall'inizio delle ostilità — era detto in un comunicato ufficiale del 26 luglio — l'isola di Pelagosa era stata più volte bombardata, ma ciò nonostante continuava a rimanere in comunicazione ottica con la costa dalmata; cosicché fu necessario occuparla definitivamente e scovare e fare prigionieri dopo minuziose ricerche gli uomini che la presidiavano e si tenevano nascosti nelle numerose e profonde anfrattuosità dell'isola.
      « L'occupazione venne compiuta di nottetempo e con grande celerità dai nostri cacciatorpediniere e navi ausiliarie, perchè fu necessario provvedere gli sbarcati, non solo di tutto quanto occorreva per una efficace difesa, ma anche per ogni necessità della vita. I tentativi successivamente fatti dal nemico contro la nostra occupazione non hanno sortito effetto e l'isola, importante per la sua posizione strategica, è in nostro potere.
      <( Contemporaneamente una squadriglia di cacciatorpediniere francesi, scortata ed assistita da un nostro incrociatore leggero, veniva incaricata di agire contro l'isola di Lagosta, tagliando il cavo subacqueo telegrafico e distruggendo le stazioni di rifornimento per sommergibili ed aeroplani che si sapevano essere in quell'isola. L'operazione, la quale presentava difficoltà non lievi, militari e marinaresche, fu compiuta dai caccia-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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Cattaro Pelagosa Contemporaneamente Lagosta